I balneari dimenticati dal governo, FI lancia “Mare Sicuro”: Conte si muova, servono certezze

14 Apr 2020 14:04 - di Maurizio Gasparri
balneari

C’è un settore che sta subendo una gravissima perdita in termini economici da questa crisi da coronavirus, il turismo. In questi giorni di festa, le imprese balneari, che in tempi ordinari avrebbero inaugurato la stagione, si sono ritrovate senza clienti e soprattutto senza neanche poter accedere ai loro stabilimenti per l’ordinaria manutenzione. Abbiamo accolto le loro istanze. E lanciato in questi giorni un’iniziativa di sensibilizzazione, #maresicuro, per chiedere al governo di pensare subito a queste imprese e di avviare per loro immediatamente la fase due, quindi la riapertura.

I balneari attendono risposte. Urgenti

Ascoltando le istanze dei balneari, infatti, due sono le questioni urgenti da affrontare con risolutezza, una immediata e una di prospettiva. Nell’immediato bisogna garantire, anche ai sensi del Dpcm varato negli ultimi giorni dal governo, la possibilità per gli imprenditori balneari di accedere alle loro strutture per i lavori di manutenzione in vista della riapertura. Le associazioni chiedono al governo un atto di indirizzo per facilitare le autorizzazioni delle varie prefetture, provincia per provincia, evitando discrasie nelle varie zone. C’è poi la necessità di un intervento generale per la tutela del settore. Da tempo chiede giustamente l’uscita dalla direttiva Bolkestein e l’assunzione di iniziative che diano continuità e certezza alle imprese, escludendo una volta per tutte il rischio di gare e di precarietà delle licenze.

Le imprese hanno bisogno di certezze

La certezza data alle imprese consente investimenti e ha un valore economico enorme, in una fase di crisi e di difficoltà che colpisce l’intera economia e, come detto, in particolare il turismo. È indispensabile che i ministeri interessati vigilino sulla ripresa delle attività di manutenzione e di ripristino delle strutture. Al tempo stesso è necessario che garantiscano che nel prossimo decreto ci siano quelle risposte che le imprese balneari, risorsa e fiore all’occhiello per l’economia italiana, attendono. Da qui anche l’iniziativa #maresicuro. Perché solo negli stabilimenti si possono garantire distanze sociali e misure di controllo che le spiagge senza controlli non possono assicurare. Il turismo non può crollare, bisogna sostenere tutto il comparto, a cominciare da queste realtà.

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