Fase 2, dalla Gismondo scenari foschi. Conti alla mano e profezie in tasca, ammette: non sono ottimista

29 Apr 2020 15:04 - di Redazione
Gismondo frame da video Youtube

Dopo aver ingenuamente calmierato l’allarme iniziale sul coronavirus, ora la virologa del Sacco di Milano, Maria Rita Gismondo, sulle aperture dell’imminente Fase 2 ci va con i piedi di piombo. Forse proprio perché ha sottovalutato i possibili effetti dell’epidemia al suo esordio, oggi l’esperta mette in guardia sui pericoli insiti nella ripresa. E avverte:  «Dal 4 maggio potremmo mandare in fumo gran parte dei nostri sacrifici»…

Fase 2, la Gismondo prevede un pensante onda d’urto di ritorno del virus

Già, perché l’allentamento delle misure di contenimento dei contagi per la ripresa di alcune attività produttive e commerciali fa paura. Anche alla Gismondo. Che contrariamente all’approccio da lei avuto nella prima fase dei contagi, ora teme una seconda ondata del virus. Anzi, ne profetizza i drammatici, possibili risvolti. Innanzitutto, partendo dal presupposto, da lei analizzato qualche giorno fa, che l’ipotesi di una fase di ritorno dell’epidemia è già «più che concreta». E a partire dal mese di ottobre. Se non addirittura, come ha dichiarato nei giorni scorsi, «tre settimane dopo la riapertura». tanto che, nell’edizione odierna del Fatto Quotidiano, tornando sulla drammatica previsione, la Gismondo anticpa e stoppa possibili polemiche e recriminazioni, dicendo: «Non ho mai escluso che nell’affrontare questa pandemia le scelte delle misure avrebbero potuto essere altre». Citando a riguardo esempi di analisi dei dati e studi della Cina in riferimento alla necessità di isolamento dei soggetti più a rischio contagio. Ma anche all’identificazione di «focolai da circoscrivere, lasciando in libertà (vigilata) tutti gli altri».

Il dubbio: «Siamo sicuri ora di non vanificare questo enorme sacrificio irripetibile»?

Così, alle colonne del Fatto, la Gismondo rivisita quanto detto e fatto (probabilmente lei compresa, fin qui). E tra riflessioni e errata corrige, sul lockdown e dintorni, aggiunge: «Certo, è facile fare considerazioni a posteriori. Le scelte, a livello internazionale, sono state tutte Wuhan-simili. E tutti ci siamo adeguati. Forse anche perché nessuno avrebbe voluto assumersi la responsabilità di stare fuori dal coro». E qui il riferimento alla scelta del lockdown è netto e inequivocabile… Tanto che, a stretto giro la virologa aggiunge: lascelta della chiusura e dell’isolamento, ha comportato «un sacrifico importate. Anche dal punto di vista economico». Per questo, con il 4 maggio che incalza, la Gismondo sente di dover lanciare anche il suo, provocatorio, monito: «Siamo sicuri ora di non vanificare questo enorme sacrificio irripetibile?».

La paura che l’incubo pandemia sia sempre dietro l’angolo a fare capolino

La sua paura, insomma, come quella di tutti noi, è che l’incubo pandemia sia sempre dietro l’angolo a fare capolino. E infatti, subito dopo la Gismondo, levando il punto di domanda alla domanda retorica appena fatta, asserisce: «È legittimo il timore che, come un gioco d’ azzardo, dal 4 maggio potremmo mandare in fumo gran parte dei nostri sacrifici. Sacrifici di cui ancora non c’è arrivato il conto… I numeri ci dicono che i contagi stanno calando, ma ancora sono molto alti. Soprattutto al Nord dove è più intensa l’attività lavorativa». E così, conti alla mano e profezie in tasca, la virologa conclude: «Fatti due conti, se durante la fase 2 i contagi dovessero raddoppiare, ci troveremmo con la saturazione dei letti in terapia intensiva. Un numero di morti crescente e, per di più, nella condizione di non poter più proporre un lockdown. Non riesco, forse per la prima volta, a essere ottimista»…

Commenti

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  • Rita 1 Maggio 2020

    Ti hanno pagato ?eri una dei pochi virologi che non ha avuto paura della verità ,cosa e successo???? Money Money??

  • Filippo della Rovere 29 Aprile 2020

    Contesto fermamente l’avverbio “INGENUAMENTE”, questa tizia purtroppo per noi E’ la responsabile delle Bioemergenze del Sacco La parola le dice qualcosa? Visto che sarebbe ingenua VADA A ZAPPARE e tolga il disturbo, non sappiamo cosa farcene di simili incompetenti. Ma sapete le nefandezze che ha scritto? VA ELIMINATA ed obbligata come ha consigliato la stessa ad indossare MASCHERE DI CARNEVALE.

  • Alessandro2 29 Aprile 2020

    Questa virologa, come tutti i suoi colleghi. ha detto tutto e il contrario di tutto. Pertanto, per conto mio può anche andare a farsi f*ttere. Che almeno si diverte (e magari diventa ottimista).