Dl Cura Italia, più soldi ai Comuni per Tpl e trasporto scolastico grazie all’odg di Prisco (FdI)
«Se si chiede ai Comuni di garantire servizi, anche quelli non resi, durante l’emergenza, non li si può lasciare soli a farlo e senza risorse». È quanto dichiara il deputato umbro di Fratelli d’Italia, Emanule Prisco che su fronte ha lavorato alacremente insieme alla collega Wanda Ferro. Infatti, a stretto giro l’esponente FdI ha anche aggiunto: «Se saltano i Comuni, saltano i servizi ai cittadini, si rischiano licenziamenti ed è il caos sociale».
Da FdI la richiesta di più soldi ai Comuni per Tpl e trasporto scolastico
«Per questo – prosegue il suo discorso Prisco – ho chiesto di incrementare il Fondo per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale per coprire i maggiori oneri sostenuti dai Comuni dal 23 febbraio al 31 dicembre 2020». È questo il contenuto dell’ordine del giorno del deputato di Fratelli d’Italia, Emanuele Prisco e della collega Wanda Ferro, accolto alla Camera nell’ambito dell’esame del Cura Italia».
Conti dei comuni e fondi a rischio per molti servizi: servono più risorse e regole
«I conti dei Comuni sono a rischio e per tanti servizi. Come quello del trasporto pubblico locale e del trasporto scolastico, chiamati a farsi carico degli oneri economici dei contratti. Anche a fronte di servizi non erogati. Trovandosi così, in molti casi, a dover rimborsare l’utenza. I Comuni non possono farsi carico di tale onere. Né tanto meno si può prefigurare un danno di tale portata in capo ai gestori di servizi di trasporto pubblico locale e regionale e di trasporto scolastico. Laddove gli enti locali non riuscissero a corrispondere quanto dovuto. Servono subito risorse e regole certe per sopperire alle mancate entrate tributarie, pur garantendo la continuità dei servizi e dei posti di lavoro».