Divieti violati anche a Pasquetta. Tra balle e scuse, il più ingegnoso tenta di raggiungere il parco col paracadute

13 Apr 2020 20:30 - di Martino Della Costa
Tenta di raggiungere il parco col paracadute foto Ansa

E anche questa Pasquetta ha registrato le sue violazioni al codice di comportamento imposto dalla quarantena. Persino trasgressioni volanti in sella a un paracadute. Dunque, facendo un rapido bilancio, su oltre 270.000 controlli effettuati, e quasi 14.000 sanzionati a Pasqua, quello che emrge nell’ambito del monitoraggio sul rispetto delle misure di contenimento del coronavirus è, soprattutto, l’inclinazione alla trasgressione originale. Stando al mero calcolo, alloera, dovremo innanzitutto dire che, secondo i dati diffusi dal Viminale, ieri sono state 213.565 le persone e 60.435 le attività sottoposte a controllo. 13.756 i cittadini e 121 i negozianti sanzionati. Per 100 è scattata invece la denuncia per false dichiarazioni. Mentre per 19 positivi al virus, quella per violazione della quarantena. Infine sono stati 16 i negozi chiusi e 31 quelli per i quali è stata disposta la sospensione provvisoria dell’attività.

Divieti violati anche a Pasquetta: c’è anche chi tenta l’ingresso al parco col paracadute

Ma questi sono i numeri. Cifre che, nonostante l’algida attendibilità della matematica e delle somme numeriche, testimoniano la tendenza a trasgredire in tempi di quarantena e divieti imposti dal rischio epidemia. Come nella città eterna, per esempio: dove sono 240 gli illeciti registrati dalla Polizia Locale di Roma Capitale nelle due giornate di sabato e domenica. Con più di 30.000 controlli eseguiti dalle pattuglie sul territorio capitolino a tutela della salute e della sicurezza collettiva. Roma, dove oltre 25.000 sono state solo le verifiche riguardanti il rispetto delle limitazioni agli spostamenti, dalle maggiori direttrici che conducono al mare e fuori città alle vie e principali piazze cittadine. E, ancora, più di 5000 gli accertamenti che hanno riguardato i parchi. I giardini pubblici. Le attività commerciali.

Tantissimi i fermati e i sanzionati: ma nulla scoraggia i trasgressori

Con un bilancio che si attesta in queste ore sulle 240 irregolarità rilevate nel weekend. Oltre la metà delle quali sanzionate solo nella giornata di ieri. Quandogli agenti di pattuglia hanno fermato diverse auto, con a bordo anche più persone, mentre tentavano di raggiungere il litorale. Zone di campagna. O mentre uscivano dalla città senza valida giustificazione. E qui comincia il fantasioso florilegio di balle e giustificazioni esilaranti. Da quella per cui il conducente al volante dell’auto di famiglia dice di voler raggiungere parenti o amici per il pranzo Pasquale. A colui che, ancor più ingenuamente, dichiara di essere in cerca di supermercati nonostante la disposta chiusura. E non è ancora tutto: tra i fermati ci sono anche alcuni sportivi nei parchi. E tra loro, incredibile ma vero, anche chi, con il paracadute, ha tentato di fruire di un’area verde a Colle Prenestino. Salvo poi intercettare gli agenti che lo bloccano infrangendo sogni verdi e di pindariche trasgressioni ai veti.

Ai controlli piovono balle e scuse di ogni tipo…

Va detto, che gli accertamenti si sono svolti in forma potenziata, anche in questa giornata di Pasquetta: nella mattinata le pattuglie hanno eseguito circa 6000 verifiche. Registrando solo nella mattinata almeno 103 violazioni contestate. Nonostante i riluttanti e i multati, insomma, resta alta l’attenzione per contrastare i comportamenti che violano le misure adottate per fermare il contagio da Coronavirus. Con particolare attenzione agli spostamenti, anche da e verso i Comuni limitrofi alla Capitale, privi di urgenza o di una motivazione valida. E, altrettanto iperbolica, la qualità e la quantità di scuse e di mezzi utilizzati per trasgredire controlli e divieti.

Commenti

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  • Menono Incariola 14 Aprile 2020

    Il problema e’ che, al di la’ della “ragionevolezza” anti-contagio, LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DELLE AZIONI di contenimento ORDINATE alle Forze dell’Ordine, a cominciare dall’autodichiarazione richesta, come ben evidenziato in un video (“Autocertificazione? No grazie!”) CONFLIGGONO CON SVARIATI ARTICOLI DELLA NOSTRA COSTITUZIONE, e fanno temere in un successivo, surrettizio impiego a sostegno di una “consuetudine” inconsapevolmente determinata. Siamo GIA’ in un golpe, cerchiamo di uscirne prima che diventi operativo IL MINISTERO DELLA VERITA’.