Covid-19, Carol Alt difende le fosse comuni di New York: “Sono un’idea intelligente”
Un’idea “intelligente”, che è stata “fraintesa” dagli altri Paesi del mondo. Carol Alt difende l’utilizzo di fosse comuni a New York per fronte alle sepolture legate all’emergenza Covid-19 in città. “So che hanno creato molto scalpore, ma bisogna spiegare al mondo che è un’idea molto intelligente”, ha detto l’attrice, raccontando il modo in cui la Grande Mela, in cui è nata e in cui si trova attualmente, sta affrontando questo difficile momento.
Carol Alt: “Gli altri Paesi hanno frainteso”
“Credo che ci sia un fraintendimento nel modo in cui gli altri Paesi del mondo vedono la situazione delle fosse comuni a New York”, ha detto la Alt all’agenzia di stampa Adnkronos, facendo riferimento alle fosse comuni a Hart Island, l’isoletta di fronte al Bronx che ospita le salme dei “dimenticati” o di chi non può permettersi un funerale. “In realtà l’isola di Hart Island è sempre stata un grande cimitero. Nessuno può andare a fare un giro nel parco dell’isola, perché è un grande cimitero per persone che non hanno amici o parenti che le reclamano”, ha chiarito l’attrice, che è tornata ad essere protagonista di un film italiano, Un figlio di nome Erasmus, ora disponibile sulle piattaforme streaming.
La situazione a New York
“È una situazione temporanea, legata al momento”, ha aggiunto la modella simbolo degli anni Ottanta, sottolineando che, a suo avviso, “un tema molto importante è che in questo momento le chiese sono chiuse“. “Non si possono fare i funerali. Quindi anzi – ha proseguito – penso che sia un’idea veramente intelligente. Quando tutto sarà finito, le persone potranno andare a recuperare i loro cari. Ma credo che questo si debba spiegare, altrimenti posso capire che la gente degli altri Paesi sia spaventata, e pensi che ci siano semplicemente migliaia di morti buttati nelle fosse. Non è così”.