Coronavirus, scudo penale per medici e infermieri. Ma il Pd vuole “salvare” i dg degli ospedali
Scudo penale per i medici e infermieri in prima linea per combattere il coronavirus. In Parlamento si discutono gli emendamenti al “Cura Italia”. Crea polemiche l’emendamento del Pd, a prima firma Andrea Marcucci, che vorrebbe una tutela anche per le figure amministrative. «Ho letto l’emendamento Marcucci che il governo intende fare proprio. Per far venire meno la responsabilità penale e civile per colpa. Di chi violando le normative vigenti a tutela della sicurezza dei lavoratori e dei degenti, ha provocato il coronavirus. Con esso, il contagio di molti operatori sanitari e la morte di tante persone anziane». È furioso l’avvocato Romolo Reboa. Il legale insieme agli avvocati Gabriele Germano e Massimo Reboa, assiste i lavoratori che si sono ammalati e un familiare di una anziana deceduta all’interno della Rsa Don Gnocchi a Milano.
Coronavirus, il caso
I responsabili dell’Istituto Palazzolo Fondazione Don Carlo Gnocchi di Milano sono stati denunciati da diciotto dipendenti. Avrebbero nascosto alcuni casi di contagio da Covid-19 e impedito ai lavoratori di indossare le mascherine di protezione. Con l’obiettivo di non allarmare gli ospiti della struttura.
Coronavirus, l’ira dei legali dei lavoratori contagiati
«Non posso non esprimere la mia indignazione – ha detto ancora Reboa – per questa sorta di amnistia in danno delle vittime incolpevoli che si vuole far approvare da un Parlamento che opera a ranghi ridotti in una situazione di emergenza. Mi auguro che la notizia di questa iniziativa venga divulgata dalla stampa, dando voce a chi dovrà subirne le conseguenze di quella che ritengo una palese ingiustizia, sperando che ciò possa indurre il presidente Mattarella ad usare il proprio persuadimento morale affinché l’emendamento sia immediatamente ritirato».
Ecco il testo dell’emendamento
Nell’emendamento si allarga la platea di chi potrebbe usufruire dello scudo, si parla di professioni sanitarie-professionali-tecniche amministrative. È chiaro quindi che si va oltre la prima linea e si prevede di poter coprire anche figure, come i direttori generali e i dirigenti. Ecco cosa prevede l’emendamento. «Per tutti gli eventi avversi che si siano verificati. O abbiano trovato causa durante l’emergenza epidemiologica COVID-19 di cui alla delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020. Le strutture sanitarie e socio sanitarie pubbliche e private e gli esercenti le professioni sanitarie-professionali-tecniche amministrative del Servizio sanitario non rispondono civilmente. O per danno erariale all’infuori dei casi in cui l’evento dannoso sia riconducibile» a tre casi.
Le varie ipotesi
«a) a condotte intenzionalmente finalizzate alla lesione della persona». E poi ancora. «b) a condotte caratterizzate da colpa grave consistente nella macroscopica e ingiustificata violazione dei principi basilari che regolano la professione sanitaria. O dei protocolli o programmi emergenziali predisposti per fronteggiare la situazione in essere. c) a condotte gestionali o amministrative. Poste in essere in palese violazione dei principi basilari delle professioni del Servizio sanitario nazionale. In cui sia stato accertato il dolo del funzionario o dell’agente che le ha poste in essere o che vi ha dato esecuzione».
Il Paese dei “salva tutti”, chi infrange la legge deve pagare !!!
Le leggi dovrebbero essere poche e chiare.
Gli avvocati che presentato cause palesemente truffaldine dovrebbero essere radiati dall’albo e non poter più esercitare la professione.
I giudici dovrebbero rispondere del proprio operato.
La pena dovrebbe essere certa e da scontare tutta.
Queste poche regole dovrebbero essere alla base di una sana democrazia, senza queste regole si è in Italia dove è possibile fare tutto e il contrario di tutto. Dove la legge si interpreta e si applica, chiaramente si interpreta per gli amici e si applica per i nemici.