Coronavirus, non ce l’ha fatta l’agente della scorta di Conte ricoverato a metà marzo
L’agente ricoverato per coronavirus a metà marzo non ce l’ha fatta. Aveva fatto parte della scorta del presidente del Consiglio Giuseppe Conte Giorgio Guastamacchia, il Sostituto Commissario della Polizia di Stato morto al policlinico di Tor Vergata, a Roma, in seguito alle complicazioni di una polmonite da Coronavirus. Il poliziotto si era ammalato a metà marzo. Nelle settimane precedenti il suo ricovero non aveva avuto contatti diretti con Conte, né aveva viaggiato sull’auto del premier.
La notizia del ricovero dell’agente tenuta nascosta
Come i nostri lettori ricorderanno, proprio il sito romano 7colli aveva dato per primo la notizia del ricovero dell’agente e in molti era prevalso lo scetticismo. Poi, una nota di palazzo Chigi confermò il ricovero di Guastamacchia, tenendo a precisare subito che il premier si stato sottoposto al test del tampone, risultando negativo. Ora però il povero Guastamacchia è deceduto e auspichiamo di conoscere l’esito dei controlli svolti nei giorni scorsi riguardanti i suoi colleghi e le persone che aveva incontrato, incluso il personale di Palazzo Chigi.
Perché tanta segretezza?
Per troppi giorni la notizia della positività del poliziotto era stata infatti tenuta riservata. Nessuno doveva saperne alcunché fino a che l’ha avuta 7colli, pur tutelando la privacy dell’uomo, rendendo note le sole iniziali.Forse un eccesso di zelo ha impedito la divulgazione della notizia. A tutelare la segretezza di quelli che accade attorno al presidente del consiglio, quando in tutto il mondo le personalità pubbliche non nascondono nulla attorno alla malattia, sia per sé che per chi lavora attorno a loro. E in questo caso addirittura per la sua sicurezza. Resta il dolore per l’uomo e la sua famiglia attorno a cui ci stringiamo anche noi con affetto, assieme ai tanti colleghi che onorano Guastamacchia col il loro ricordo.
Il cordoglio del Mosap per l’agente morto
”Esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia di Giorgio Guastamacchia. Siamo vicini a tutti i colleghi che sono in prima linea a fronteggiare questa emergenza. In primis a coloro che ancora sono in condizioni critiche colpite dal virus”. Lo scrive, in una nota, Fabio Conestà, segretario generale del sindacato di Polizia, Mosap. Dopo che ha appresa la notizia della scomparsa del Sostituto Commissario morto stamani al Policlinico Tor Vergata pere complicazioni di una polmonite da coronavirus.
”Voglio inoltre esprimere la nostra vicinanza anche alle famiglie dei colleghi sottoposti a terapia. Perché ci rendiamo conto di quanta ansia e frustrazione stanno avendo nell’attesa di una guarigione”. Colleghi, ricorda infine Conestà ”che sono stati in prima linea a far rispettare la legge. E in particolare i decreti contro questo coronavirus e conseguentemente dare sicurezza ai territori”.