Coronavirus, Gramazio: “La Regione Lazio sottovaluta l’emergenza. Tutto quello che non va”
La Regione Lazio sta sottovalutando l’emergenza coronavirus. L’ex senatore Domenico Gramazio, ma soprattutto ex presidente dell’Agenzia di sanità pubblica del Lazio, è uno che se ne intende e ha il polso della situazione. Oggi scrive una lettera al direttore del Tempo. Quotidiano sul quale da giorni Gramazio, sta segnalando diversi aspetti che non vanno dell’emergenza che Zingaretti e giunta ignorano. Molto attivo sui social, sta in particolar modo portando avanti la battaglia per la riapertura del Forlanini. Ecco la lettera di Domenico Gramazio sul Tempo oggi in edicola:
Gramazio: i medici di famiglia senza dispositivi di difesa
“Caro Direttore, ti invio questa nota per puntualizzare alcuni aspetti della sanità del Lazio. Siamo sempre in attesa che D’Amato faccia avere ai nostri medici di famiglia i dispositivi di difesa personale richiesti. Ben 4 associazioni dei medici hanno denunciato la mancanza di dispositivi (mascherine e camici). Tenendo bene a mente che ogni giorno aumentano i camici bianchi caduti nella lotta alla pandemia” .
“E’giusto ricordare il caso di Nerola”, continua Gramazio. “Qui dopo la proclamazione della zona rossa è arrivato il camper dei medici di famiglia con il vice dell’ ordine dei medici Bartoletti per fare i tamponi. Ora lo Spallanzani grazie alle richieste della brava sindaca effettua un esame epidemiologico. Il Nomentano Hospital dove erano ricoverati 50 cittadini di Nerola ha chiesto all’assessore
D’Amato di essere trasferiti in altra struttura. Perché le promesse di aiuto della Regione non sono mai arrivate” .
“Si continua ad utilizzare alberghi in disuso per ricovero di positivi lievi. Mentre strutture sanitarie predisposte nella provincia di Roma come già denunciato non vengono utilizzate. Il Forlanini, ad un passo dallo Spallanzani con 120000firme a sostegno non viene utilizzato. Mentre al San Camillo viene sabotato il laboratorio di analisi che doveva entrare in funzione oggi. L’Anisap ( associazione dei laboratori privati ) chiede a Zingaretti e D’Amato di fare chiarezza per la verifica sierologica del virus; laddove ci sono strutture che chiedono 150 euro, quando il giusto si aggirerebbe da 60/80 €. Compreso il medico che esegue l’esame”.
Conclude Gramazio: “Sono tante le strutture che possono eseguire gli esami in piena sicurezza. Dalla Regione come al solito nessuna risposta. Intanto l’elisoccorso del Lazio quotidianamente trasporta in piena sicurezza malati dalla Lombardia agli Ospedali della nostra regione”. Insomma, un gran caos. E Zingaretti non risponde.