Carabinieri consegnano le pensioni a domicilio: conferma di devozione al Paese. FI: gli dobbiamo di più
Partirà in questi giorni un nuovo servizio messo a disposizione da Poste Italiane grazie alla collaborazione dell’Arma dei Carabinieri. Tutti gli italiani di età pari o superiore ai 75 anni e che riscuotono la pensione direttamente allo sportello potranno riceverla direttamente a casa. Grazie ad una convenzione tra Poste e Carabinieri, infatti, sarà proprio il personale in divisa ad occuparsi di questa incombenza. Evitando così a oltre 23.000 pensionati di esporsi a rischio contagio.
Carabinieri portano le pensioni a casa. E non solo
Basta solo chiamare il numero verde di Poste, o anche semplicemente la più vicina stazione dei carabinieri, e compilare la domanda di delega. Si tratta di un’iniziativa che si inserisce in un più ampio piano di intervento dell’Arma a sostegno degli italiani in questo grave momento di difficoltà. Oltre all’impegno in prima linea sulle strade, negli ospedali, al fianco della Protezione civile, moltissime sono le iniziative sul territorio da parte dei carabinieri. Che si confermano un punto di riferimento essenziale per tutti gli italiani. È notizia di questi giorni di personale in divisa che ha accolto le difficoltà di diversi anziani portando loro direttamente la spesa a domicilio. Oppure quella di una dirigente scolastica di Roma che si è rivolta all’Arma per poter riconsegnare agli studenti materiale scolastico essenziale per la didattica a distanza. Materiale che era rimasto nell’istituto.
FI propone risorse extra per l’Arma: un atto dovuto
La dedizione, la presenza, il coraggio delle nostre donne e dei nostri uomini in divisa in queste settimane sono stati preziosissimi. Spesso anche senza avere in dotazione gli essenziali strumenti di protezione individuale, sono chiamati a svolgere incarichi gravosi sostenendo ritmi molti pesanti. Anche per loro, così come per tutto il comparto sicurezza-difesa, Forza Italia ha presentato degli emendamenti per destinare risorse agli straordinari di chi, ogni giorno, è in trincea a combattere contro un nemico invisibile. Un atto doveroso e di aiuto concreto, che dobbiamo a chi fa tanto per garantire la sicurezza del prossimo. Ci auguriamo che il governo li accolga senza tentennamenti, che sarebbero gravissimi e intollerabili.