Buon compleanno, Roma. Ora la Raggi ci faccia il regalo di sparire entro il prossimo 21 aprile

21 Apr 2020 13:37 - di Maurizio Gasparri
gasparri roma

Buon compleanno, Roma. Chi l’avrebbe mai detto. Che dopo 2773 anni, dopo la Roma dei Cesari e la Roma dei Papi, ci sarebbe stata la Roma della Raggi. Le glorie di un tempo sono sfiorite. Gli echi della città eterna non risuonano da un pezzo. L’immensità della Capitale è un sogno infranto. E quello che resta è una grandissima città, confusa e sconfitta. Che dal centro alla periferia nessuno riconosce più. Le colpe del passato sono note. Ma quelle del presente sono imperdonabili.

“Buon compleanno Roma. Però…”

iNe potremmo raccontare di tutti i tipi, l’elenco è sterminato. Perfino in questi giorni di chiusura totale, Roma non riesce a ritrovare un po’ del suo smalto. Continua a essere sporca. Continua ad essere abbandonata. L’incuria è il peccato più grave della giunta grillina. L’inadeguatezza è la colpa più profonda del sindaco Raggi. Che farebbe bene a tacere piuttosto che dire certe fesserie. Sapete come intende risolvere i problemi di mobilità di Roma il sindaco della Capitale d’Italia? Privilegiando il trasporto attraverso bici e monopattini. Non è uno scherzo. Tanto è vero che si è precipitata a dire che ha già chiesto al governo di riaprire subito i negozi di biciclette.

Ora, si dirà che noi ce l’abbiamo con i grillini. Ma come si fa anche solo a pensare una roba del genere? A Roma la gente muore anche perché in Campidoglio non ci si preoccupa a sufficienza di ripristinare il manto stradale pieno di buche, se non di voragini. Altro che nuove piste ciclabili. Quelle che vennero costruite anni fa sono state letteralmente invase da erba lasciata incolta e vanno bene per fare tour safari tra topi e gabbiani. Un sindaco che in questo momento ha come priorità quella di scoraggiare l’uso dell’automobile si scredita da sé. E pensare che la Raggi ha perfino chiesto al governo poteri speciali. I poteri glieli diamo noi. Di sparire per sempre e liberare Roma e i romani dalla sua deleteria presenza entro il prossimo compleanno.

 

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