Buffagni (M5S) all’attacco del Pd: “Il Mes non dà soldi gratis. E’ un cappio al collo”

15 Apr 2020 11:11 - di Eugenio Battisti
buffagni

Stefano Buffagni sembra un esponente dell’opposizione. Il vice di Roberto Gualtieri torna la vulgata europeista versione Pd. In una lunga intervista a Radio24, il viceministro allo Sviluppo economico torna sul Mes light . “Non sono soldi gratis. Ci impone dei limiti che dovrà pagare pure mio figlio fra trent’anni”. Buffagni spiega quello che i cittadini hanno già capito. E che l’opposizione di centrodestra ripete da mesi.

Buffagni: il Mes non è gratis, attenzione

“Si tratta di ulteriore debito che verrebbe dato all’Italia. In cambio, comunque, di alcuni limiti che sono previsti dai Trattati. Allora o si cambiano i Trattati, oppure sono solo parole”. Poi però fa da megafono alle “sviste” (o bugie) dei 5Stelle.”Noi consideriamo un’azione di responsabilità quella di Berlusconi. Che ha ammesso fondamentalmente di averlo fatto lui il Mes. Insieme alla Lega e Fratelli d’Italia quando governano assieme. Questo dobbiamo ricordarlo a Salvini e Meloni”. Inutile dire che non andò esattamente così. Quando il Mes venne confezionato dal governo Monti la leader di Fratelli d’Italia non lo votò.  ”Che la Spagna e il Portogallo lo vogliono utilizzare è una legittima scelta. Ma noi non vogliamo farlo”, aggiunge Buffagni.

E giù attacchi alla linea degli alleati di governo. E al ministro di cui è vice. “Noi abbiamo bisogno di uno strumento che permetta all’Italia di ripartire.  Ggli eurobond devono servire a far ripartire il Paese. E l’Europa. L’idea di dover accedere per forza a uno strumento che ci metterà dei limiti grossissimi. E’ un cappio con quale strozzarci tra un po’ di tempo”.

”L’Europa deve ripartire tutta insieme. Oppure con la ripartenza della Cina e degli Stati Uniti, tutti noi saremo meno forti. Ci vuole una Europa forte. Non si possono fare discorsi da nani di giardino, come fa l’Olanda. Nessuno vuole far pagare i nostri debiti agli altri.  Ma qui servono risorse enormi”.

“Lasciamo lavorare Colao”

Meno duro sull’ingresso di Vittorio Colao nella task force che affiancherà il governo.   ”Lasciamolo lavorare tranquillo. E’ stato appena nominato. E’ una scelta utile, può dare un contributo importante. Non credo debba diventare ministro, sarebbe un problema grosso come una casa. Il Paese ha bisogno del contributo di tutti e da tante realtà diverse”.

Commenti

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  • Nicolo' 15 Aprile 2020

    Mettiamo ai voti in Parlamento la bocciatura del MES.
    Dividiamo la maggioranza e mandiamoli a casa !

    Non possiamo esser governati da gente che NON ha idea di come rilanciare il Paese !