Boccia strapazza gli industriali: “Riapriremo quando non ci sarà più pericolo. Sarà un processo lento”

9 Apr 2020 18:06 - di Alessandra Danieli
Boccia

“A Fontana abbiamo ribadito che il governo c’è, h24”. Orgoglio in petto il ministro Francesco Boccia rivendica l’efficienza dell’esecutivo. E si erge a difensore della salute dell’umanità. “La Protezione civile ha dato tutta la disponibilità possibile a Regione Lombardia. E abbiamo ribadito un concetto chiaro: stop alle polemiche e lavoriamo tutti insieme”.

Boccia contro gli industriali: si aprirà quando potremo

Da Milano il ministro per gli Affari regionali incrocia i guantoni con gli industriali. Che premono per riaprire le attività al più presto. Preoccupati per il collasso economico. E la bomba sociale dietro l’angolo per la paralisi produttiva. “Il governo ha le idee chiare. Dobbiamo mettere in sicurezza la salute dei cittadini, perché con la salute a rischio non c’è economia, non c’è sviluppo”. Boccia va giù pesante: “Le esigenze di Confindustria e Assolombarda sono di tutto il Paese, avere un quadro chiaro sulle modalità con cui si ripartirà. Oggi oltre il 33% delle attività economiche sono in funzione. Dall’agroalimentare alla logistica”,  prosegue il ministro da Palazzo Marino. “Confindustria darà il suo contributo alla cabina di regia. Ma la ripartenza non può non tenere in conto della necessità di mettere in sicurezza la salute degli italiani”.

E ancora in nome della salute planetaria.”Noi oggi siamo concentrati sugli interventi a tutela della sanità. Quando si deciderà di riaccendere i primi interruttori il percorso sarà lento e graduale. Comunque lo indicherà il presidente del Consiglio. Penso di poter dire che avverrà diversamente da territorio a territorio. E’ evidente che si dovrà valutare un approccio differente. Ci sono parti del Paese con numeri ragionevoli, di tenuta della sanità territoriale, e territori sofferenti”. Si preannunciano diverse velocità da regione a regione. Non proprio una prospettiva rosea. “Al momento – ha chiarito il ministro dem – non ci sono regioni che ci hanno chiesto di aprire prima di altri, penso che la cabina di regia serva a questo”.

Commenti

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  • Nicolo' 10 Aprile 2020

    Altro buono che non ah mai fatto un piffero in vita sua.
    Se non ripartiamo presto, l’Italia va a picco. Mica si puo’ vivere di elemosine, sprovveduto !