Autori, musicisti, attori e artisti? No, i grillini abbassano la testa solo di fronte ai giganti del web

30 Apr 2020 10:31 - di Maurizio Gasparri
attori e artisti
Quanto vale il lavoro intellettuale? Come si possono riconoscere ad autori, musicisti, attori e artisti, le giuste tutele e il giusto rispetto per una professione carica di sacrifici cui non sempre fa seguito una doverosa tutela? Se ne parla da sempre, anche in Italia. E oggi ritorna di primissimo piano a causa della grave crisi economica che questo settore immenso sta subendo, accentuata ovviamente dello stop imposto dal coronavirus. Il governo si dice pronto a intervenire, ma nei fatti non fa nulla a parte qualche bonus di 600 euro, che è una goccia in un mare di necessità.

Attori e artisti, bisogna fare molto di più

Bisogna fare molto di più. Iniziando ad approvare la direttiva europea sul diritto d’autore, che in Italia non è stata ancora recepita favorendo il saccheggio digitale di contenuti da parte dei grandi giganti della rete, già agevolati dalla sostanziale esenzione fiscale. Amazon, Facebook e Google, di fronte ai quali le sinistre varie, vecchie e nuove, si inginocchiano, rubano contenuti editoriali, prodotti cinematografici, musica, libri, mettendoli a disposizione di tutti e arricchendosi alle spalle di tanti grazie alla pubblicità che riescono a inserire. Recepire questa direttiva impone a questi giganti di pagare il giusto prezzo ai proprietari di contenuti intellettuali che vanno ricompensati per il lavoro fatto.

L’indifferenza di Pd e grillini su attori e artisti

I grillini sappiamo come la pensano, visto che continuano ad abbassare la testa di fronte ai giganti del web, favorendoli anche con una digital tax ridicola rispetto al fatturato che realizzano in Italia. Ma anche il Pd, che si dice così sensibile al mondo della cultura, nei fatti lascia sonnecchiare in Parlamento questa direttiva impedendo che si approvi. A chiederlo con insistenza è la Siae, la Fieg, l’Anica, che non vogliono assistenzialismo ma solo di vedere tutelato il proprio lavoro.  Chi non appoggia questa battaglia si rende complice di un vero furto. Diamo una risposta reale al mondo della cultura. Siamo tutti contenti della riapertura delle librerie, ma poi se nessuno tutela gli autori di libri, anche le librerie si svuoteranno. Ed è un rischio che non possiamo correre.

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