Arcuri svela l’ennesimo bluff del governo: “Dal 4 maggio test sierologici”. Ma solo per 150mila persone

25 Apr 2020 13:06 - di Redazione

“Andiamo avanti ma non abbiamo ancora vinto”. Così Domenico Arcuri nel corso del punto stampa a pochi giorni dal fatidico 4 maggio.  Il commissario per l’emergenza coronavirus assicura mascherine per tutti. Chiarisce che la app Immuni non è alternativa al lockdown. E snocciola cifre incoraggianti sulla situazione dei contagi.

Arcuri: andiamo avanti ma il virus non è vinto

“Oggi è la festa della liberazione. Ma noi non siamo ancora arrivati alla liberazione dal virus. E non abbiamo ancora riconquistato tutte le nostre libertà”, dice Arcuri. In 4 giorni abbiamo avuto 580 pazienti in meno in terapia intensiva, il 21% in meno. Il contagio si riduce, la curva dell’epidemia si appiattisce”. E ancora: “I ventilatori che abbiamo distribuito in questo mese sono 4.112. Il doppio dei pazienti covid ricoverati in terapia intensiva. Non solo hanno funzionato le misure di contenimento. Ma anche le politiche di acquisizione e distribuzione delle apparecchiature”.

Test sierologici su 150mila persone

Il 4 maggio – spiega il commissario – partiranno i test sierologici a livello nazionale su un campione di 150mila persone. L’azienda vincitrice del bando offrirà gratuitamente i test. “Questa mattina abbiamo concluso la gara. Quattro giorni prima del tempo e solo 9 giorni dopo la richiesta del governo”.
Nessun problema di mascherine per gestire la fase 2. “Al momento sono stati distribuiti 138 milioni di mascherine. E le Regioni hanno ad oggi 47 milioni di mascherine nei magazzini”. Nelle prossime ore – ha aggiunto Arcuri – “fisseremo il prezzo massimo al quale potranno essere vendute. Stiamo anche lavorando per ridurre fino ad azzerare le importazioni”.

Mascherine per tutti. Fase 2 assicurata

“Distribuiremo le mascherine anche alla pubblica amministrazione, ai trasporti pubblici, alle forze dell’ordine. E a tutti i componenti del sistema pubblico che ricominceranno a vivere dal 4 maggio”, ha specificato il commissario straordinario. “Distribuiremo i dpi anche alle Rsa, siano essere pubbliche, poche, o private, molte. Un gesto necessario di solidarietà, vicinanza e sostegno a dei luoghi che sono sempre più l’epicentro di questa grave crisi”.

La App immuni rispetterà la privacy

Su Immuni, la app che dovrà tracciare i contagi, il commissario cerca di fare chiarezza. “L’infrastruttura su cui i dati italiani risiederanno sarà pubblica e italiana. La app rispetterà tutte le norme sulla privacy nazionali ed Ue. I contagiati e i loro contatti stretti potranno colloquiare col sistema nazionale da remoto. Confido che molti italiani la useranno”. Infine una considerazione politica. Non tecnica. “Voglio dire che la vittoria definitiva non ci verrà assegnata da nessun decreto. Dipenderà solo da noi e dai nostri comportamenti. In prossimità del 4 maggio vi invito a comportarvi come ci ha invitato a fare il presidente Mattarella. Con tenacia, spirito di sacrificio e senso di appartenenza”.

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