Solo un irresponsabile come Di Maio può plaudire alla Cina per la fornitura di mascherine

14 Mar 2020 13:45 - di Maurizio Gasparri
Di Maio

Incredibile, ma vero. Il ministro (sic!) Di Maio nei giorni scorsi è riuscito perfino a gioire in diretta tv per l’invio di mille ventilatori polmonari e di centomila mascherine da parte della Cina. Come se si fosse trattato di un atto di grande generosità. E’ vero, la fornitura ci sarà. Ma perché l’Italia ha stipulato un regolare contratto e quindi pagato anche il dovuto.

Siamo in piena emergenza e mancano i più essenziali dispositivi di tutela personale, dalle mascherine ai guanti. Perfino medici e infermieri ne sono sprovvisti, e con loro le forze dell’ordine. Le speculazioni in corso, con mascherine o gel disinfettanti venduti a peso d’oro, sono vergognose. Però ringraziare la Cina dimenticando del tutto con quali standard produce è francamente inaccettabile.

Di Maio sorride ma…

Questo Paese contribuisce alla quasi totalità dell’inquinamento del pianeta, ma nessuna Greta e nessuna organizzazione internazionale intima alla Cina di rispettare regole che altri Paesi si sono imposti. La Cina fa concorrenza sleale in tutti i campi. Non dimentichiamo poi che è un Paese che si basa su una dittatura comunista. Sorridente quanto si vuole, ma negatrice di ogni libertà e di ogni diritto, se solo ricordiamo in passato l’imposizione del figlio unico. Solo degli irresponsabili possono plaudire alla Cina e, purtroppo, in questo governo ce ne sono molti.

La Cina è certamente una risorsa, ma al tempo stesso un problema della comunità internazionale. I suoi numeri, la sua potenza, l’attrattività di quel mercato non possono cancellare i problemi ambientali, di concorrenza sleale, di pericolosità sanitaria che sono sotto gli occhi di tutti. Il ritardo nel dire la verità su quanto avveniva a proposito della diffusione del coronavirus ha complicato le cose in altre parti del mondo, a cominciare dall’Italia. Il problema sta tutto qui. Facciamo passare la pandemia, ma poi il mondo metta la Cina di fronte alle proprie molteplici responsabilità. È un problema gigantesco, che non può essere eluso.

Commenti

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  • derek 18 Marzo 2020

    Gli aiuti dalla Cina?
    Ma sticazzi?
    Prima il governo cinese tace sulla malattia ( tirando su un ospedale in un mese chissà perchè) e ora vogliono aiutare cosa?
    queste dovrebbero essere le nazioni con cui facciamo affari? Dittature che mettono in pericolo milioni di persone? Ma siamo seri davvero?
    Possibile che non siamo più in grado di produrre niente senza qualche occhietto a mandorla che produce per noi??
    Quanto dovrà pesare sulla pelle delle persoen sta mania del ribasso? Veramente credo sia ora di finirla

  • Arturo 16 Marzo 2020

    Purtroppo l’europa e stata la prima a cominciare, e ora non possiamo lamentarci se la cina inquina.
    Perche ce un problema di fondo, che si basa sull’opportunismo economico, l’italia insieme a tutta l’europa, compra dalla cina, perche costa meno la manodopera, ma nello stesso tempo e anche quella che produce tecnologia per l’ambiente.
    Infatti la cina a sempre cercato di sfruttare le propie risorse per entrare nel mercato globale, ma nessuno mai si e preoccupato di chiedere a loro la certficazione dei propi prodotto, perche sappiamo bene che altrimenti avrebbero costi diversi.
    Inoltre l’asia e diventato un porto per lo smantellamento delle navi, che sappiamo bene cosa inquinano, ma lo facciamo fare a loro, cosi ci lamentiamo pure.
    Prima di scrivere informiamoci bene, e facciamo un po di autocritica, perche ormai tutto quello che abbiamo in mano e made in cina, e facciamo fatica a credere che anche gli americani si avvalgono di questa opportunita.
    E non dimentichiamo che la cina e la seconda produtrice di auto elettriche al mondo, e l’Italia dove sta?
    Con la vecchia politica non si poteva pensare alla ricerca, costava troppo, oggi tutto cio si puo fare se si eliminano le barriere create dalla vecchi politica.

  • Claudio Balasso 15 Marzo 2020

    Smettiamola di criticare la Cina. Saranno inquinato certo, colpevoli non lo so, la storia lo dirà (Stati Uniti / Germania / Francia, tante sono le ipotesi – come il terrorismo e le torri gemelle etc….). Tra tutti i paesi al mondo, anche i più vicini, solo la Cina e Cuba (comunisti? chi se ne frega) hanno dato e stanno dando una mano. E’ bene ricordarselo. Ciò non toglie le responsabilità delle Cina nell’inquinamento , beh, non che gli Stati Uniti siano da meno, dove il 50% del cibo comprato al supermercato viene gettato nella spazzatura e dove quasi non esiste la raccolta differenziata etc…..

  • Giovanni 14 Marzo 2020

    Tutto vero.
    Però, in questo momento per noi difficile, sono gli unici che si sono degnati di darci una mano.
    Nessuno dei nostri, cosiddetti, alleati ha fatto altrettanto. Anzi!
    Quindi, per quello che stanno facendo dobbiamo solo ringraziarli.
    Quando stai affogando e vedi una mano che cerca di tirarti fuori dal fondo, poco importa se è sporca: l’importante è avere la possibilità di salvarsi.

  • avv.alessandro ballicu 14 Marzo 2020

    vergogna, la cina è responsabile perchè ha dolosamente taciuto per almeno un mese la presenza della malttia, ci dovrebbe pagare almeno cento miliardi a titolo di risarcimento per i danni materiali e morali incalcolabili che ci sta procurando,
    in difetto se il governo italiano avesse virilità politica dovrebbe espropriare tutti i beni mobili ed immobili di proprietà dei cinesi in italia ma, con conte e bonafede….

  • giovanni vuolo 14 Marzo 2020

    Che Di Maio sia un incapace ed un irresponsabile ci sta. Che la Cina sia l’origine di tutti questo male è altrettanto vero. Ma almeno la Cina ha mostrato vicinanza e solidarietà, che è invece assolutamente difettata ai nostri partners europei, i quali invece hanno solo tentato di approfittare del nostro dramma e dei nostri morti. Hanno tentato di speculare , con il pretesto del coronavirus hanno approntato una gigantesca torta, riservandosi le parti del leone, ed elemosinandoci le briciole. Se questa è l’Europa, preferisco gemellarmi con la Cina. Sicuramente troveremo lì più apprezzamento e condivisione.