Sicilia, assalto ai traghetti. L’appello disperato: fermateli. FdI: sono degli irresponsabili
Il governo deve fermare l’ennesima fuga verso la Sicilia. “Non siamo carne da macello”, tuona il presidente della Regione Nello Musumeci che torna a cercare di difendere l’isola dal contagio che può arrivare dal Nord senza avere al suo fianco le istituzioni nazionali.
“Siamo nelle mani di un governo debole e che agisce con approssimazione. La notte scorsa abbiamo assistito all’ennesima fuga verso il Sud, scene da esodo estivo a Villa San Giovanni, con centinaia di automezzi in attesa di imbarcarsi per la Sicilia. È la terza fuga incontrollata dal Nord, nonostante gli appelli, i divieti e nel bel mezzo di una emergenza sanitaria mondiale”. Un’accusa alla superficialità del governo ma anche all’irresponsabilità di chi si mette in viaggio arriva dalle deputate siciliane di Fratelli d’Italia Carmela Bucalo e Carolina Varchi.
“Esistono decreti e limitazioni, questi ultimi a firma del ministro delle Infrastrutture e del ministro della Salute, ma nessuno li fa rispettare – continuano le due esponenti di FdI – La Sicilia rischia di pagare il prezzo più alto di questa pandemia, il tutto per superficialità e menefreghismo. Incredibile, come si sia potuto permettere in un’Italia ”blindata”, ma con una semplice autocertificazione in mano, percorrere indisturbati migliaia di chilometri. Questa volta qualcuno dovrà pagare”.
L’appello di Miccichè: assurdo, bloccare i traghetti
“Sono sconvolto, centinaia di persone sono libere di potere arrivare in Sicilia con il traghetto e poi se un cittadino vuole raggiungere a piedi un comune attaccato al suo viene fermato. E’ assurdo. Faccio un appello al premier Conte affinché vengano bloccati i traghetti a Messina”. Lo afferma il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, adirato per le scene viste ieri sera sulle foto e nei video, di carovane di auto e pulmini pieni di persone che sono scese agli imbarcaderi di Messina provenienti da Villa San Giovanni. “Mi chiedo che senso ha fare venire l’Esercito se poi non si possono bloccare i traghetti? – dice – Cosa c’entra l’Esercito? Per bloccare un cittadino che non può andare da San Giuseppe Jato a San Cipirello anche se sono attaccati? E poi arrivano traghetti pieni zeppi di gente. Non funziona”.
Da qui l’appello di Gianfranco Miccichè al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Visto che si parla di tanti interventi legislativi per chi non rispetta le regole – dice Miccichè -vorrei capire se un traghetto può arrivare in santa pace, o bisogna piuttosto bloccarlo?”. “Non c’è alcun dubbio che qualcuno sta venendo meno ai provvedimenti previsti dal Governo – aggiunge Miccichè – Se è vero, come è vero, che non si può attraversare un Comune, mi chiedo ancora come fanno ad arrivare centinaia e centinaia di persone. Questo mi sconvolge davvero”.
Il sindaco di Messina: ho pronta una diffida contro il governo
“Questa mattina ho visto video e foto del flusso incontrollato di macchine che stanotte hanno attraversato lo Stretto dalla Calabria per raggiungere la Sicilia. Mi sono reso conto che qua c’è qualcuno che gioca con la nostra vita e la nostra pazienza. Bene, la mia è finita. Sto preparando una diffida contro il governo nazionale, il prefetto di Messina, di Reggio Calabria e dei questori: voglio capire che cosa è successo stanotte. Voglio la prova e il riscontro dei controlli fatti e li voglio entro stasera. Io oggi sarò lì, a costo di bloccare la nave”. Così il sindaco di Messina Cateno De Luca che invita il presidente Musumeci a seguirlo.
“Basta con le proteste isolate – aggiunge – Venga con me stasera sulla sponda dello Stretto. Non permetta a nessuno di giocare con la pazienza dei siciliani. Stasera, a costo di farmi arrestare per l’ennesima volta, non permetterò altri vergognosi esodi. Inoltre, farò un’ordinanza per bloccare il transito selvaggio delle persone sullo Stretto, in ottemperanza al decreto emanato ieri dai ministri Speranza e Lamorgese. Chi dovrà passare lo deve comunicare almeno due ore prima, per permettere i controlli e decidere se può transitare o stare fuori dalla Sicilia”.
“Il ministro della Salute Roberto Speranza, per intenderci quello del provvedimento che autorizza la gente a uscire di casa per fare il giro del palazzo, – continua – insieme al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che per intenderci è colei che con un colpo di penna mi può revocare dal mio ruolo di sindaco, hanno partorito l’ennesimo provvedimento che prevede misure urgenti a evitare il contagio sull’intero territorio nazionale. Allo scopo di contrastare il Covid-19 hanno disposto il divieto a tutti, di trasferirsi da un comune all’altro, sia con mezzi pubblici che privati. Il principio è: dove siamo restiamo”.
“Poi – conclude – tali ministri insipidi aggiungono le solite porcherie come: ‘salvo comprovate esigenze lavorative’. Dovete smetterla di emanare provvedimenti se poi non avete la forza di farli applicare perché è un’umiliazione per me che sono in trincea e non nei Palazzi dorati. E umiliante anche per chi continua a stare murato in casa. Cari ministri, prefetti e questori, organizzatevi perché io stasera sarò lì, a non fare passare nessuno. Non ci lasceremo più prenderci in giro: si deve realmente schierare l’esercito sulle sponde dello Stretto”.
Sono allibito a vedere queste scene mentre per mio senso di responsabilità e rispetto del prossimo sono chiuso in casa.Con quale faccia Conte e tutti i Ministri si presentano a parlarci prendendoci in giro.Premesso governare è difficile e in questo momento difficilissimo, ma l’emettere decreti e non farli rispettare è da irresponsabili.A Torino il sindaco non ha chiuso i parchi dove avvenivano assembramenti per non penalizzare ma chiude i mercati per far aumentare le code ai supermercati che in alcune ore superano tre ore di attesa in barba ai contagi Non ho parola come definere questi comportamenti.
SICURAMENTE NE USCIREMO MA SOLO PER IL SACRIFICIO DEI MEDICI INFERMIERI E DEI CITTADINI NON SICURAMENTE PER I PROVVEDIMENTI DEI NOSTRI GOVERNANTI IRRESPONSABILI
FORZA ITALIANI