Ridere dei morti non è satira, ma la sinistra continua a sghignazzare

21 Mar 2020 12:40 - di Maurizio Gasparri
satira

Qual è il confine tra la satira e la diffamazione o il dileggio? Se ne discute spesso, ovviamente inutilmente. La libertà di fare dell’ironia avendo come leva pregi e difetti di un personaggio o di un popolo è sacrosanta. Ma non lo è affatto la libertà di sbeffeggiare quel popolo, ridicolizzandolo e insultandolo.

La satira anti-italiana degli indipendentisti altoatesini

Purtroppo, anche in questo periodo di dolore per le troppe vittime che l’Italia sta scontando a causa della diffusione di un virus famelico, c’è chi ne approfitta per dar sfogo a malevoli sentimenti repressi attraverso penne avvelenate. E’ accaduto di frequente in queste settimane. E’ di qualche giorno fa la vergognosa vignetta circolata sui social network degli indipendentisti altoatesini in cui uno Schutze, ovvero un paramilitare altoatesino anti italiano, commenta la notizia degli italiani che cantano l’inno sul balcone dicendo: “Siamo pronti alla morte? Proprio il mio umorismo”.

Il silenzio delle anime belle della sinistra

Ridere dei morti è satira? Lo chiediamo alle tante anime belle pronte a scendere in piazza se solo si osa criticare un vignettista volgare e sacrilego. In Italia appartengono a questo genere di pseudo artisti diversi personaggi che godono di una sorta di immunità conferitagli dall’intellighenzia di sinistra, sempre in all’erta nel nostro Paese. Quella stessa sinistra dei salotti tv e dei circoli di Capalbio che su certi temi crede di avere il monopolio e che non si è indignata abbastanza quando Dier Spiegel in copertina raffigurava un piatto di spaghetti sormontato da una pistola della mafia. O quando Charlie Hebdo prendeva in giro le vittime del ponte Morandi, per non parlare della pseudo ironia francese sulla tragedia di Rigopiano  (in Italia è arrivata la neve) e, da ultimo, il disgustoso video andato in onda su Canal+ con il pizzaiolo che sputacchia su un simbolo per eccellenza del Made in Italy.

Questa non è satira

Questa non è satira. E’ deficienza creativa che non fa ridere nessuno. Il patriottismo da balcone che sta contagiando e avvicinando tanti italiani è positivo. Lo sarebbe ancora di più se tutti insieme condannassimo certe lordure facendo echeggiare sempre e comunque l’orgoglio di essere italiani.

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