Quando si torna alla normalità? Ecco chi potrebbe riaprire dopo il 18 aprile

29 Mar 2020 11:42 - di Redazione
18 aprile

La ripresa alla normalità sarà molto lenta. Il Corriere della Sera anticipa oggi le soluzioni allo studio del governo per la graduale uscita dall’emergenza Covid-19. Intanto, un dato è pressoché scontato. Il 3 aprile non riapre nulla. Anzi, verranno prorogate le disposizioni in atto almeno per altri 15 giorni. E solo dal 18 aprile in poi, eventualmente, si discuteranno i criteri per la riapertura, fermi restando alcuni divieti e limitazioni.

Bar, teatri e discoteche gli ultimi a riaprire

A questo punto, anticipa il giornale di via Solferino, il governo avrebbe già individuato quali saranno le ultime strutture a riaprire. Discoteche, bar, ristoranti, cinema e teatri. In pratica, tutto l’intrattenimento e lo svago. Se riapertura ci sarà, insomma, una vita normale nel breve periodo è un miraggio. I primi a riprendere la loro attività saranno gli imprenditori della filiera alimentare e farmaceutica. Inoltre, fino al termine dell’epidemia, vi saranno misure strettissime per chi torna dall’estero. A Pasqua, inoltre, confermata la serrata. Ma non solo: verranno intensificati i controlli delle forze dell’ordine per impedire che qualcuno esca di casa o resti fuori dalla propria abitazione più del consentito.

Dopo il 18 aprile aprirà qualche locale

Inoltre, dopo il 18 aprile, gli ultimi a riaprire saranno i luoghi ove è più difficile mantenere le distanze. Discoteche, bar, locali pubblici. Ma anche ristoranti, luoghi dove si svolgono attività ludiche quali palestre, piscine e sale giochi. Probabilmente, alcuni eserci commerciali avranno facoltà di riapertura, fermo restando le distanze di un metro e la possibilità di entrare uno alla volta.

Scuole e asili nido: le opzioni

In particolare, per quel che concerne la riapertura di centri estetici e saloni di bellezza sarà decisivo il trend del contagio. Si tratta di attività che hanno maggiore priorità ma ad alto rischio, poiché il contatto diretto con la clientela è inevitabile. Alla luce di queste premesse, a questo punto, prima del 3 maggio è impensabile la riapertura di scuole e di asilini nido. E la possibilità che l’anno scolastico sia ormai terminato, è sempre più concreta.

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