Povia: «I sovranisti difendono il popolo e vogliono la libertà. Gli altri, invece, raccontano balle»

3 Mar 2020 16:08 - di Milena Desanctis
Povia

Non è solo un grande artista, Povia. È un uomo che ha il coraggio di difendere le proprie idee. E lo fa sapendo che il mondo dello spettacolo gliela fa sempre pagare. «Che cos’è il sovranismo e che cos’è la sovranità?».  Il cantautore che ha vinto Sanremo nel 2006 e controcorrente per eccellenza ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un video in cui spiega qual è oggi il vero significato di sovranismo. Povia fa una lunga disamina e mette a nudo la sinistra italiana che è succube dei poteri forti europei. «C’è molta confusione intorno a questo concetto – spiega il cantautore – Oggi attraverso i media importanti si parla di sovranismo come se fosse un male. E molti fanno l’errore di credere che sovranismo voglia dire monarchia, dove c’è un re cattivo che ti taglia la testa. Oppure dittatura o regime, comunista o nazista.  Sovranismo non è niente di tutto ciò. Significa, in questo contesto attuale, voler proteggere la nazione e il popolo dalle dinamiche ormai senza schemi della globalizzazione e del libero  mercato. Sovranismo, quindi, significa  non volere che poteri extra-nazionali, che stanno fuori dall’Italia,  decidano cose di competenze dell’Italia. Nel nostro caso c’è infatti l’Europa che decide quanto, cosa e come. Vincolandoci sulle politiche  monetarie, finanziarie e quant’altro. Tutto scritto nel trattato dell’Unione europea. Leggete l’articolo 3. In questo  modo però i governi perdono poteri. Ovvero la sovranità».

Povia: «Il contrario di sovranismo è la sudditanza»

E allora, dice ancora Povia, «sovranismo significa  democrazia e difesa  del popolo. Il contrario è sudditanza, cioè cessione dei poteri ad enti esterni. Nel nostro caso alla Commissione Ue, a Bruxelles, alla Banca centrale che decide quanti euro possiamo spendere. Tutto questo va in contrasto con la vera  democrazia. Ad esempio, se c’è un terremoto lo Stato italiano deve essere libero, sovrano indipendente. Può decidere  di creare tutti i soldi che servono al deficit e trasformarli in ricostruzione, case. Cioè può decidere di indebitarsi per il bene dei cittadini.  In questo caso il debito pubblico  è lecito, è una questione vitale, cioè far fronte alle emergenze. Crolla un ponte? La stessa cosa. Invece oggi l’Italia deve sempre chiedere per ogni centesimo il permesso a Bruxelles. E se non obbedisci comincia ad alzarsi lo spread, arrivano le minacce e le sanzioni. E non è colpa dei politici che hanno rubato 30/40 anni fa e fatto lievitare questo debito. È accaduto in ogni parte del mondo, non facciamo questo errore».

«È di destra e di sinistra»

«Il sovranismo – dice ancora Povia – è quindi sia di destra che di sinistra. Ovviamente intendo la sinistra degli operai, dei diritti del lavoro, della protezione del prodotto italiano e perché no della regolamentazione dei flussi non soltanto migratori m anche commerciali, delle piccole e medie imprese… Tutte cose oggi difese dalle destra.  Ma oggi l’equazione  è: “Sei sovranista? Allora sei fascista e nazista”. Ma scusate anche Mao e Lenin erano estremamente sovranisti, eppure anche loro hanno fatto milioni di morti. Perché quando si parla di sovranismo non citiamo anche i comunisti?…».

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