New York militarizzata da Trump. Mezzi pesanti dell’esercito per le vie della Grande Mela (video)
New York è militarizzata dall’esercito. La città viene considerata il nuovo epicentro del Covid-19, con 13.119 contagi confermati e 124 morti. I dati, aggiornati a ieri sera ora di New York, sono stati diffusi dal Center for Systems Science and Engineering (Csse) della Johns Hopkins University.
New York e Seattle piene di soldati
Il ministro della Difesa, Mark Esper, ha detto che i militari stanno valutando l’invio di personale ed ospedali da campo nelle zone più colpite dall’emergenza coronavirus, come New York City e Seattle. “Stiamo valutando l’invio di ospedali, equipaggiamento e personale sanitario e il mio obiettivo è inviarli questa settimana”, ha detto il capo del Pentagono spiegando che sta aspettando che la Fema, l’agenzia delle emergenze federale, confermi questo dispiegamento. “Ci muoveremo questa settimana”, ha ripetuto. In realtà l’esercito è già entrato a New York.
Trump ha denifinito New York un “posto critico”
Trump non ha dato indicazioni su quanto potrebbe cambiare le linee guida, ma ha detto che non dureranno “tre o quattro mesi come alcune persone stanno dicendo”. Certo, ha aggiunto, “ci sono dei posti critici come New York“, ma “allo stesso tempo, ad un certo punto dobbiamo aprire, dobbiamo muoverci, non vogliamo perdere le imprese, non vogliamo perdere i lavoratori”. Infine, Trump è tornato a fare il paragone tra le morti per il virus e quelle per incidenti stradali. “Stiamo avendo una stagione di influenza molto attiva, sembra che stiamo andando verso 50mila morti che è molto – ha detto – ma considerate gli incidenti automobilistici, che hanno un numero di morti molto superiore. Questo non significa che diciamo di non guidare più la macchina. Allo stesso modo dobbiamo tenere le attività aperte in questo Paese”.
“Agire per evitare di diventare la prossima Italia”…
Ma i commenti sono pessimistici. “Purtroppo, vediamo che New York sta andando verso l’Italia. Perché? Perché i numeri che vedete riflettono quello che è successo 2 settimane fa. Negli Usa abbiamo un sistema federale, i governatori devono decidere cosa è più appropriato per i loro Stati. Ora bisogna agire per evitare di diventare la prossima New York o la prossima Italia”. E’ un passaggio dell’intervento del dottor Jerome Adams, Surgeon General degli Stati Uniti.
Dobbiamo agire subito negli Usa
Adams è il capo esecutivo degli United States Public Health Service Commissioned Corps e ha un ruolo paragonabile a quello di portavoce per le questioni di salute pubblica all’interno del governo federale. “I dati peggioreranno questa settimana – dice. Peggioreranno prima di migliorare, tutti devono capire che la questione è seria. E’ indispensabile che lo capiscano e che si rendano conto di cosa è necessario per abbassare la curva”. “Sappiamo che ci vorrà un po’ prima che la vita torni alla normalità. Voglio che l’America sappia questo: non vogliamo aspettare 15 giorni, non abbiamo nemmeno un giorno da perdere. Dobbiamo concentrarci su oggi, su questo momento”.