Napoli, doppia tragedia. Omicidio volontario? Noi stiamo con i carabinieri

3 Mar 2020 11:18 - di Maurizio Gasparri
Napoli

Morire a 15 anni mentre si tenta una rapina per un Rolex. Essere un esponente delle forze dell’ordine di 23 anni, vittima della tentata rapina, e ritrovarsi accusato di omicidio volontario. C’è un doppio filone di lettura nella tragedia di Napoli.

A Napoli tragedia in stile Gomorra

Il primo ci catapulta in una realtà, quella di questi ragazzi emuli di stili di vita alla Gomorra, sprezzanti del valore della vita e della legalità. Il secondo è il dramma personale di un giovane carabiniere che ha risposto alla violenza subita per legittima difesa. Dov’è lo Stato, ci si chiede? Lo Stato è nelle forze dell’ordine che tutelano la nostra sicurezza. Lo Stato è nei medici e in tutto il personale dell’ospedale Pellegrini che hanno subito una devastazione durata oltre mezz’ora da parte di cento persone. Evidentemente non estranee a comportamenti illegali. Ee che in poche ore hanno ripristinato le funzionalità del pronto soccorso.

Lo Stato è nei poliziotti e nei medici

Lo Stato è nella società civile che non si arrende, che chiede legalità. Che sostiene gli uomini e le donne in divisa. Si facciano tutti i controlli. Si stabilisca con esattezza la dinamica dei fatti. Ma sarebbe surreale se si avviassero campagne di criminalizzazione delle forze di polizia. Per noi la difesa è sempre legittima. Chi va a fare una rapina non può pensare di non correre dei rischi gravi. Si facciano, quindi, tutte le giuste verifiche del caso. Purché si parta dal presupposto che chi difende la legalità sta dalla parte della ragione e dell’ordine, chi fa le rapine no. È anche per questo che la decisione della magistratura napoletana è ancor più sconcertante, ed un segnale preoccupante per chi ogni giorno rischia la propria vita per contrastare la criminalità. La morte di un giovane è sempre un dramma e una sconfitta. Ma non possiamo consentire che si metta, anche solo per un attimo, sullo stesso piano chi delinque e chi difende i cittadini, fino addirittura a ribaltare la realtà. Noi tra i carabinieri e chi delinque, stiamo con la gente in divisa.

 

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  • Ettore Viglione 3 Marzo 2020

    Sto con il Carabiniere