Lollobrigida (FdI): “Vergogna, i medici contagiati abbandonati dalla Regione Lazio”
Il capo gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, denuncia un fatto gravissimo, dimenticato dai media. ”È vergognoso il trattamento riservato dalla Regione Lazio a tutti quei medici che, per abnegazione o per costrizione, sono rimasti al loro posto nella lotta contro il coronavirus e che via via sono risultati contagiati. Prima è stata loro negata qualunque possibilità di proteggersi da eventuali contagi. E poi, rimasti a lavorare senza le minime misure precauzionali in reparti come quello di oculistica del Sant’Eugenio, divenuto purtroppo un focolaio a causa del quale la quasi totalità del personale è risultato contagiato, sono stati abbandonati a loro stessi”.
Lollobrigida: nessuna attenzione da parte della Regione
“E senza la minima attenzione da parte della regione guidata da Zingaretti, dice ancora Lollobrigida. . Nemmeno una telefonata, un messaggio Whatsapp, per sapere se chi ha affrontato in prima fila l’emergenza avesse un problema da risolvere. Neanche un segno di vicinanza delle istituzioni, che però hanno imposto sacrifici enormi a questi professionisti. Di fronte a tutto questo cinismo e a questa irresponsabilità abbiamo solo una parola: vergogna”, concludeLollobrigida.
Appello anche della Federazione dei Medici internisti
Da parte sua la Federazione dei medici internisti ospedalieri (Fadoi) rivolge un appello alla nostra classe dirigente. “Tamponi e analisi sierologiche per tutti gli operatori sanitari esposti a rischio Covid allo scopo di tutelare i lavoratori, i pazienti e anche per poter analizzare l’andamento dell’epidemia su uno specifico ambito di popolazione. I medici non vogliono lasciare gli ospedali ma chiedono di lavorare in condizioni e con conoscenze migliori nell’interesse di tutti. I veri Vip sono i medici e gli infermieri”.
Il numero degli operatori contagiati sale ogni giorno
Inoltre l’appello è rivolto anche a tutte le società scientifiche affinché sottoscrivano e accolgano la richiesta. “Purtroppo – evidenzia il presidente Fadoi, Dario Manfellotto – il bilancio dei contagiati tra gli operatori sanitari sale ogni giorno. Solo ieri se ne contavano oltre 5 mila, pari al 9% del totale. Molti hanno perso la vita. Abbiamo mandato il nostro personale al fronte con poche armi di difesa esponendolo insieme ai pazienti a rischio di contagio.
Dotare il personale di dispositivi di protezione
Fondamentale per questo, oltre a dotare ovviamente il personale di adeguati Dispositivi di protezione individuale, effettuare test diagnostici sugli operatori sanitari, che, non sapendo se sono contagiati o meno, mettono a rischio se stessi, i loro familiari e i loro assistiti. Se oltre al tampone per documentare la presenza del virus, ci fossero i test sierologici già disponibili che documentano la presenza di anticorpi, potremmo avere un quadro molto più preciso della situazione, conoscendo anche lo stato della risposta immunitaria individuale”.