La rivolta degli agenti penitenziari, pronti a dimettersi in massa: la denuncia del Sappe

17 Mar 2020 14:11 - di Adriana De Conto
agenti

Agenti penitenziari, un grido di dolore. Dopo la rivolta dei detenuti, scatta la comprensibile rabbia dei poliziotti. “In questi ultimi giorni i poliziotti penitenziari hanno sopportato di tutto”,  spiega in una nota il Sappe.

Agenti penitenziari in rivolta: la nota del Sappe

Prosegue la nota del sindacato degli agenti: “Fronteggiando, da soli e senza mezzi, le gravi rivolte dei detenuti che hanno distrutto una trentina di carceri, con un bilancio da guerra: 12 morti e 72 evasi dal carcere di Foggia (fortunatamente ripresi quasi tutti). Data l’eccezionalità e la gravità della situazione, uno Stato civile, Ministro della Giustizia e Capo del Dap, dovrebbero essere presenti. Pronti ad impartire disposizioni e dare coraggio ai poliziotti. Invece, nell’Italia degli Schettino, anche alcuni comandanti delle carceri hanno ritenuto bene di sparire;  per poi riapparire con dichiarazioni irritanti e sconclusionate”.

“Siamo carne da macello”

“L’insofferenza dei poliziotti, che da anni si sentono trattati come ‘carne da macello’ – si legge ancora nella nota – era già alta prima delle rivolte. Poiché, nonostante il rischio di contagio da coronavirus, da settimane chiedevano i Dpi (mai pervenuti) per poter lavorare con un po’ più di sicurezza nelle carceri. Per
incanto poi, subito dopo le rivolte, il Dap ha fatto arrivare circa 100mila mascherine in tutte le carceri italiane (peraltro non idonee allo schermo totale)”.

“Fornitura esaurita in pochi giorni, nonostante il pericolo di contagio sia diventato sempre più preoccupante. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata una circolare del capo del Dap; con cui da una parte si costringono gli agenti a lavorare anche in presenza di contagiati poiché dichiarati ‘lavoratori essenziali’; ma dall’altra non viene assunta alcuna misura a tutela della salute degli stessi, delle loro famiglie e dei detenuti. Questo ha fatto crescere la sfiducia dei lavoratori che starebbero valutando di presentare in massa richiesta di dimissioni“.

“Tuttavia,  pur condividendo in pieno le gravi preoccupazioni dei lavoratori abbandonati a se stessi chiediamo un ulteriore gesto di responsabilità”. Lo sottolinea Federico Pilagatti, segretario nazionale del sindacato autonomo della polizia penitenziaria. Che sta chiedendo alle migliaia di donne e uomini in divisa di rimanere a presidiare le carceri.

La tensione può sfociare in qualcosa di grave

“Senza abbassare la guardia, perché la situazione dei penitenziari è tutt’altro che risolta. Infatti, la grande tensione tuttora presente, può sfociare in qualsiasi momento in qualche cosa di ancora più grave di quanto finora accaduto. Anche se i detenuti iniziano a monetizzare il premio per aver distrutto tante carceri, come la detenzione domiciliare o l’adozione del braccialetto elettronico”.

“Ci aspettiamo quindi che il Governo, il Ministro, il Capo del Dap – conclude Pilagatti – così veloci nel prendere i provvedimenti a favore dei detenuti, dimostrino altrettanta responsabilità mettendo i poliziotti penitenziari nelle condizioni di lavorare con un minimo di sicurezza sia per la loro incolumità che per la loro salute”.

“Il Sappe terrà ben a mente quando finora accaduto , e quando sarà finita l’emergenza, promuoverà numerose ed eclatanti azioni di protesta: sostenute anche in via giudiziaria. I responsabili politici ed amministrativi autori di scelte e omissioni assurde e contrastanti, dovranno rendere conto fino all’ultima lacrima versata dai baschi blu, per difendere la Patria e le Istituzioni“.

Commenti

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  • Palmina Lombardo 23 Marzo 2020

    Mandate a casa mio marito e ammaliato prende la cardioaspirina non puo stare in carcere e innocente e innocente lo diro all’infinito e nonno padre siamo una famiglia per bene non siamo mafiosi!!

  • Emanuele 20 Marzo 2020

    L’ho sempre scritto in queste pagine che noi non siamo mai stati tutelati se rispondiamo alle violenze anche solo verbalmente veniamo denunciati dai comandanti e direttori che prendono le difese dei reclusi violenti anche se alla fine dei processi vieni assolto per incongruenze dei fatti accaduti .Magari si faccia una protesta del genere davanti al Ministero ,purtroppo noi non siamo uniti ognuno pensa al proprio orticello perché chi opera in sezioni sono sempre gli stessi pochi e fessi come il sottoscritto all’età di 59 anni e i ragazzini che hanno la forza fisica stanno ai cancelli ed al primo casino se ne scappano quindi sarà solo utopia questa proposta io sarò in prima linea anche a fare rissa con i colleghi che sicuramente faranno un cordone difensivo davanti al Ministero. Allora si tengono stretti tutti gli istituti penitenziari distrutti e sicuramente ce ne saranno altri causati dai detenuti trasferiti in altri carceri, invece di farli vivere la detenzione con le macerie create da loro.

  • leo candido 18 Marzo 2020

    già, i nostri vertici hanno inteso la polizia penitenziaria come degli OS a servizio dei detenuti, di fatto hanno ritirato, non so per quale ragione gli unici strumenti che avevamo per arginare la rivolta, mi riferisco allo Spass e i suoi dispositivi, gli istituti oggi sono privi di qualsiasi strumento dio cpontenimento delle rivolte, questo anche grazie alla possibilità di organizzarsi con la vigilanza dinamica. Mancano artifizi e strumenti quali spass con palla magica fumogeni lacrimogeni….e quant’altro possa servire……ma aimè gli unici a pensare di essere al servizio dello stato e dei poliziotti siamo solo noi in divisa….e voi sindacati?……manca una manifestazione in grande dai giorni della riforma unitevi vi prego fatelo per le generazioni future

  • Francesco 18 Marzo 2020

    In questo momento non ci possiamo rivolgere direttamente al capo dello Stato, lui e il garante di tutti noi, stiamo assistendo che i nostri vertici non ci pensano, in questo momento dovremo affondare le nostre ragioni a colui che e l’arbitro della costituzione, e poi a quando il passaggio in un’altra parrocchia.

  • Elvidio Maisto 18 Marzo 2020

    Io sono stato un Carabiniere per 40 anni di effettivo servizio, fiero della scelta fatta. Ho una sorella che fa parte della Penitenziaria, perciò il gravissimo problema rappresentato è comunque sentito dal sottoscritto. Ho sempre espresso la mia solidarietà ai colleghi della Penitenziaria in ogni momento e non solo adesso, per il duro lavoro svolto. Se il governo non fa qualcosa per loro ma io aggiungerei per tutte le forze di Polizia, e non parliamo di soldi ma di adeguati mezzi di protezione, allora siamo alla frutta….e se decideranno di adottare delle proteste eclatanti che ai capi senz’altro non piaceranno, per me è comprensibile. Buon lavoro alla Penitenziaria…..

  • Alessandro Soggiu 17 Marzo 2020

    Buttiamo via i politici sono stanco di sentirli parlare

  • Cesare Di Donato 17 Marzo 2020

    Ma abbiamo un Ministro?…..e da quando?

  • Nicola 17 Marzo 2020

    Andiamo tutti al CMO , solo cosi capiranno varamente che la polizia penitenziaria e indispensabile . Non abbiamo vertici che ci tutelano, e una Vergogna ogni giorno sentire che anche che hai il virus devi andare a lavorare. La colpa di tutto questo e anche di tutti i sindacati che non hanno mai indirizzato i lavoratori a delle proteste serie, non basta sventolare la bandiera e fischiare mezza giornata davanti le isituzioni ci vogliono azioNi forti, del tipo denuncie alle AG. azioni pressi giudici del lavoro, e che ogni sindacato metterebbe il contributo ch percepisce dai lavoratori ad azioni continie per incominciare a venirne a capo.
    Un appartenente alla polizia penitenziaria.
    P.S. Tutti i sindacati sono buoni ma la persona che lo gestisce deve avere l’abbilita di potarlo avanti senza timori di ritorsioni.

  • Carla mastrangeli 17 Marzo 2020

    Ma come !!!…L ‘uomo delle televendite “assicura che tutto va bene !!! Certo , mascherine disinfettanti occhiali guanti….Manco quelli !!! Ma dai che vuoi che siaaaa !!!!…gli Agenti nelle carceri ? Si chiudono le carceri….problema Sanita’ ? Si azzera la Sanità….Probemaa governare ?…basta fare pochissimo o niente…problema risolto. Dovranno render conto molto severamente..

    probabile non ci sia piu la U.E a proteggerli