Il Parlamento chiude per coronavirus. Il governo chiede alla Ue lo sforamento di 7 miliardi

5 Mar 2020 17:41 - di Aldo Garcon
Coronavirus

Si vociferava da giorni. Oggi è arrivata la conferma: il Parlamento chiude per l’emergenza coronavirus. È la decisione estrema presa dalla conferenza dei capigruppo. A marzo le sedute della Camera saranno aperte solo il mercoledì, mentre le commissioni si riuniranno esclusivamente per i provvedimenti urgenti. L’emergenza coronavirus colpisce,  dunque,  anche il Parlamento. Per giorni abbiamo visto chi ha ostentato sicurezza e self control e chi allarmatissimo non ha mancato di chiedere misure drastiche. E le misure drastiche sono arrivate.

Coronavirus, cosa cambia in Parlamento

Nonostante la netta riduzione del calendario di lavoro, almeno i question time si svolgeranno regolarmente. Mercoledì 11 marzo, alle 11.30, si svolgerà il voto della Camera sulla relazione del governo al Parlamento per lo sforamento del deficit. La richiesta che da Palazzo Chigi vogliono fare all’Unione Europea è di sforare il rapporto deficit/pil per l’emergenza coronavirus: ma lo sforamento dovrà prima avere l’ok da parte del Parlamento.  «È già partita la lettera (per Bruxelles ndr) che precede la presentazione della relazione in Parlamento che informa dello scostamento ma, naturalmente, siamo stati in costante contatto. Da questo punto di vista non esiste nessun problema». Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri lo annuncia nel corso della conferenza stampa che si tiene a Palazzo Chigi, al termine del Cdm.

Richiesta all’Ue di sforamento di 7 miliardi

A quanto apprende l’Adnkronos da fonti di governo, il Consiglio dei ministri avrebbe deciso di chiedere più risorse all’Ue per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Non i 3,6 miliardi di cui si parlava nei giorni scorsi, ma risorse per 7 miliardi, con uno sforamento del deficit molto più cospicuo.

La Commissione europea si aspetta di ricevere “tra oggi e domani” la lettera del governo italiano sul “piano collegato all’emergenza” determinata dall’epidemia di Covid-19 che ha colpito diverse zone del Paese “e la considereremo con spirito di grande attenzione e grande solidarietà”, dice il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni.

Rinviato il referendum

Il governo ha anche rinviato il referendum per il taglio dei parlamentari, previsto per il 29 marzo. È in piedi l’ipotesi di un accorpamento della consulta popolare con le prossime elezioni regionali.

 

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