Il centrodestra raccoglie l’appello di Mattarella. Ora Conte abbassi le penne

7 Mar 2020 6:00 - di Francesco Storace

Spetta a Giuseppe Conte saper cogliere l’offerta del centrodestra. Convocandone gli esponenti, discutendo con loro e senza la solita maleducazione. Buona politica impone che la collaborazione abbia fondamento nella reciprocità. Non può più accadere che non si concordi neppure con una telefonata addirittura il rinvio di un referendum. Mai successa una cosa così cafona in passato.

Comunque il dato politico emerge. “La Nazione prima della fazione”, ha sintetizzato con grande efficacia Giorgia Meloni la decisione di passare alla fase attiva della collaborazione per risolvere questa drammatica emergenza del coronavirus.

Se Conte esita, “andremo da Mattarella”, le fa eco Matteo Salvini, che non si fa troppe illusioni sul premier. Il presidente del Consiglio non deve perdere tempo invece, anche perché finora troppa confusione c’è già stata.

La denuncia di Giorgia Meloni

Basti pensare alla stessa denuncia fatta proprio dalla Meloni sul rischio di carenza di strumenti che sono destinati a salvarci dal rischio di estensione massiccia del contagio: “La Germania blocca le esportazioni delle apparecchiature mediche per la terapia intensiva, la Francia requisisce tutti i materiali sanitari utili a prevenire il contagio”. E ha aggiunto che “mentre il resto del mondo si organizza per fare fronte all’emergenza coronavirus in modo concreto, in Italia a metà febbraio il Ministro Di Maio ha regalato 2 tonnellate di materiali sanitari alla Cina e il Sindaco di Firenze Nardella ha donato 250.000 mascherine a Pechino”.

Per Giorgia Meloni “il Governo deve dire immediatamente come intende reperire tutto il necessario per aumentare la capienza e la capacità delle strutture sanitarie per far fronte all’emergenza. Il virus avanza e non attende la burocrazia, l’improvvisazione e l’incapacità”.

Chissà se a Palazzo Chigi capiranno. Certo è che ciò che ha sollecitato il presidente della Repubblica è accaduto. Moratoria al conflitto politico. Ma la palla ora sta nelle mani del premier, che non deve più esitare. La salvezza del nostro popolo prescinde dalle sue antipatie politiche, ed è bene che si sbrighi a fare il suo dovere concordando ogni iniziativa anche con l’opposizione patriottica che ha la fortuna di avere di fronte.

Gli sfasciacarrozze li ha al suo fianco.

Commenti

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  • Alessandro Lepri 8 Marzo 2020

    No. Assolutamente no! Non dovete cascarci. Prima di og ni forma di collaborazione dimissioni di Conte o non se ne fa di nulla.

  • giovanni vuolo 7 Marzo 2020

    Conte ? Tanto gradasso e borioso quanto inetto. Sarà ricordato come la più grande catastrofe per la Nazione, e se avesse un milligrammo di dignità, rassegnerebbe immediatamente le dimissioni. Ma non si può certo pretendere dignità da uno che attacca senza pudore un Salvini che, fino al giorno prima, era stato compagno di viaggio. Della serie : sputare nel piatto in cui si mangia.

  • Mario Salvatore Manca 7 Marzo 2020

    Il comportamento di Di Maio e di Nardella verso la Cina mi ricorda quello dei parenti del condannato a morte che regalano le armi agli assassini del loro congiunto. Questo è il colmo del masochismo (e della malafede, tipica di quella gentaglia lì).

  • maurizio pinna 7 Marzo 2020

    La battaglia si gioca nel mese di marzo e, di massima , dovrà fare i conti con TRE incognite. La capacità del Governo di raccogliere il punto di vista delle opposizioni e di saper gestire la CRISI, per esempio trovò inconcepibile che in nome di una stucchevole democrazia i media diano voce a TUTTI ed a QUALSIASI TITOLO per cui si va dalla semplice influenza ai milioni di decessi, altrochè panico! Se il Governo non è in grado di mettere ordine lo dica SUBITO. Ieri sera ad esempio a Porta Porta, probabilmente per aggirare il vuoto prescritto, vi erano molti conduttori di programmi che facevano anche battute di dubbio gusto, a che titolo?
    La capacità dei cittadini di limitarsi e di non fare i propri comodi comunque ed ovunque, ci sono persone che si recano a diporto alla faccia di ogni norma igienica e poi diffondono ovunque il virus, se c’è un’ emergenza VADA RISPETTATA da TUTTI.
    La capacità del sistema sanitario di reggere nel tempo.