L’ex presidente della Bce Mario Draghi scrive sul Financial Times un articolo titolato «Stiamo affrontando una guerra contro il coronavirus e dobbiamo mobilitarci di conseguenza». La sua ricetta è esplicita: il debito pubblico è l’unica leva che i governi hanno per gestire le fasi di guerra.
Draghi: debito pubblico unica leva su cui agire
Lo scenario europeo
Draghi a capo di un governissimo?
I dubbi di Rampelli (FdI)
“Il circuito mediatico – dice Rampelli – probabilmente sulla spinta di ambienti di varia provenienza, già da tempo caldeggia questa ipotesi che arriva di rimessa sul tavolo della politica, questo già a me non piace. Draghi è una persona di elevatissima professionalità, però Draghi deve trovare il suo spazio nel suo contesto se lo vorrà. Non è un mistero che il sistema del credito italiano abbia avuto dei modelli di gestione opinabili”.
“Draghi – continua Rampelli – ha presieduto la Banca d’Italia quindi non si può improvvisamente prendere persone e rappresentarle come se fossero quasi perfette. Bisogna essere oggettivi e capire se qualcosa non sia sfuggita anche a Draghi. Inoltre, se Draghi ha rappresentato il mondo del credito, le banche e i banchieri, può rappresentare la loro controparte cioè i popoli? Ho paura dell’effetto Monti che da presidente del Consiglio è stato un disastro oggettivo”.