Dai cacciatori del Veneto 300mila euro dalla regione dopo l’appello di Giorgia Meloni

20 Mar 2020 15:23 - di Domenico Bruni
cacciatori veneto (2)
Le associazioni di cacciatori del Veneto, rispondendo al grido di dolore della loro Regione, nonché all’appello lanciato ieri dal Secolo d’Italia e dalla stessa Presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, hanno deciso di devolvere 300.000 euro per far fronte all’emergenza Coronavirus. E’ di questa mattina infatti la lettera, firmata da tutti i presidenti delle associazioni, e indirizzata al Presidente della Regione Veneto Zaia e all’Assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan, in cui viene firmata la rinuncia al contributo previsto dalla normativa regionale.

I cacciatori del Veneto pagano 20 milioni di tasse all’anno

I cacciatori in Veneto pagano ogni anno circa 20 milioni di euro di tasse per svolgere le loro attività. Da questi 20 milioni, la Regione Veneto ne stanzia circa 300.000 per la corretta informazione e la lotta al bracconaggio, cioè l’esercizio illegale dell’attività di caccia. Interpellato dal Secolo d’Italia, l’on Sergio Berlato, presidente dell’associazione Acv Confavi – Confederazione delle associazioni venatorie italiane – ed europarlamentare di Fratelli d’Italia ha rilasciato una dichiarazione.

Berlato (FdI): non potevamo stare con le mani in mano

“Nell’attuale fase di gravissima emergenza che sta mettendo in ginocchio la nostra Regione, e che vede l’eccellente sistema sanitario veneto sottoposto ad una pesantissima prova di tenuta, non potevamo più rimanere con le mani in mano. Abbiamo pertanto deciso di dare il nostro contributo attraverso un concreto atto di sostegno, devolvendo 300.000 euro al sistema sanitario della nostra Regione. Le associazioni dei cacciatori rinunciano pertanto ufficialmente ai contributi che spettano loro secondo la legge a favore del sistema sanitario regionale”.

La Regione Veneto è una delle più colpite

La Regione Veneto è una delle più colpite dall’emergenza Coronavirus e i parlamentari di Fratelli d’Italia rispondono con tutti gli strumenti che hanno a disposizione.
“Sono 1.070 le persone ricoverate in Veneto e 131 morti”. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Luca Zaia, nel fare il punto sull’emergenza coronavirus alla sede della Protezione Civile di Marghera. “Noi abbiamo pazienti negli infettivi, semintensiva, intensiva che poi curano come un grande ospedale hub – ha spiegato Zaia -. Sono 1.070 letti sottratti alla degenza ordinaria e dedicati ad una patologia che mai avremmo pensato di avere. Questo è il risultato della pandemia”.

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