Covid, De Luca furioso con il governo: «In Cina metodi educativi più efficienti: fucilano» (video)

14 Mar 2020 11:34 - di Viola Longo
de luca

Contro il coronavirus linea dura e ammonimenti durissimi da parte di Vincenzo De Luca. Il governatore della Campania, con i modi che gli sono tipici, ha diffuso un lungo video messaggio dai suoi social, in cui fa “il punto su tutte le iniziative che stiamo mettendo in campo per fronteggiare l’emergenza”. E, soprattutto, chiarisce come la pensa rispetto a chi viola la prescrizione di restare a casa. “C’è un dieci per cento di irresponsabili che deve essere neutralizzato“, avverte, sottolineando che in Cina chi usciva dalla quarantena veniva fucilato.

“In Cina metodi educativi più efficienti”

Nel video il governatore della Campania ricorda che in Cina la crisi è in via di soluzione. “Ma hanno metodi educativi e pedagogici più efficienti“, sottolinea De Luca, evocando il caso di un 23enne che è stato fucilato perché era uscito dalla quarantena. “L’Occidente – chiosa – non ha questi metodi terapeutici”.

De Luca contro il governo: messaggi confusi e idiozie

Dunque, bisogna affidarsi ad altre soluzioni. Dopo aver ricordato il numero dei contagiati in Campania (222 al momento della registrazione) e la prospettiva di avere 140 posti letto in più per la prossima settimana, De Luca passa quindi a illustrare il piano regionale di contrasto all’emergenza. Piano reso tanto più necessario dalla confusione e dalla debolezza di quello nazionale. De Luca bolla come “una idiozia” la possibilità di fare passeggiate, purché mantenendo la distanza di un metro, concessa da Roma. E avverte che la sua ordinanza prevederà la quarantena obbligatoria di 15 giorni per chi viene trovato in strada senza motivo.

Il piano regionale contro l’emergenza

“Ti trovo in mezzo alla strada o a passeggiare su lungomare o stravaccato sulla panchina? Ti obbligo alla quarantena di 15 giorni”, chiarisce De Luca, puntando il dito contro “è un 10 per cento di irresponsabili che deve essere neutralizzato” e, di nuovo, contro il governo, che con le sue misure non ha fatto altro che lasciare spazio a interpretazioni lassiste e nocive dei divieti.

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