Coronavirus, Salvini: «Pannicelli caldi. Se il decreto del governo non cambia, votiamo no»

3 Mar 2020 15:48 - di Alessandra Danieli
Salvini

Niente scorciatoie sul coronavirus. «I primi passi del governo non servono a niente». Matteo Salvini non fa sconti a Giuseppe Conte.«La zona rossa è tutta Italia. Le misure devono riguardare tutta l’Italia», dice il leader della Lega in una conferenza stampa alla Camera.

Salvini: «Questo decreto non basta, non lo votiamo»

Poi spiega: «Se il decreto arriva così in Aula, frammentario e insufficiente, non lo votiamo». Per Salvini si tratta di un decreto che non serve al Paese. «Noi siamo disponibili a lavorare giorno e notte per migliorarlo. Se le nostre proposte rimarranno lettera morta allora noi non lo voteremo». Cosa manca? «Servono più soldi. Come Lega è nostro dovere ascoltare e fare proposte. Non perché si pensi a governissimi e alleanze strane con Pd e M5s. Ma perché in un momento di difficoltà per il governo e per il Paese ci sembra giusto aiutare e suggerire».

«Servono più soldi, non tre miliardi»

I numeri non tornano. «La Corea stanzia 25 miliardi, noi 3. Così non salviamo neanche un decimo dell’economia a rischio. Sono misure insufficienti. Servono più soldi». Le misure economiche scodellate da Palazzo Chigi sono pannicelli caldi. «Superiamo i 50 miliardi, una cifra che arriva dai dati economici del governo», continua Salvini. «Se il decreto arriva in Aula con questi soldi e queste lacune, non lo votiamo».

Poi giudica una autentica presa in giro la sospensione dei pagamenti delle tasse per due mesi. Con l’impegno a pagare tutto ad aprile. «Tutte le categorie chiedono almeno fino a tutto il 2020. Sui primi interventi del governo, i primi aggettivi che arrivano dalle categorie produttive, sono “insufficiente”. “Timido, frammentario”. Ci sono 23mila aziende a rischio e 100mila posti di lavoro pronti a saltare. Con i 100mila a rischio nella cooperazione siamo a 200mila». Infine elenca le richieste del Carroccio illustrate durante l’incontro con Mattarella. «Esonero di tutti i pagamenti dalla zona rossa, non sospensione, per tutto il 2020, Cassa integrazione. Rimozione del codice degli appalti. Sospensione degli Isa. Gli studi di settore. Sospensione dei versamenti Iva. Pagamento immediato dei debiti della Pubblica amministrazione. E sospensione dell’Irap». Insomma una cura d’urto per l’economia a rischio default.

«I poliziotti meritano una guida diversa da Gabrielli»

Poi replica duramente al video “rubato” del capo della polizia Franco Gabrielli. Che attacca nuovamente Salvini («È facile usare lo sfintere degli altri»). «Credo che il massimo dirigente di pubblica sicurezza debba parlare in modo diverso. Mi dispiace, a nome dei 90mila poliziotti, che meritano una guida adeguata», taglia corto il leade del Carroccio.

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