Coronavirus, inquietante decesso di un medico: non era anziano e non era malato
La morte che spaventa di più, quella che tutti speravamo di non contare. Un medico, molto famoso, Ivo Cilesi, si è spento ieri a causa del coronavirus. Ma quello che inquieta è che l’uomo non rientrava assolutamente nella casistica dei decessi che si erano finora contati (più di 50). Non era anziano, aveva 61 anni, non aveva malattie pregresse. Non era, dunque, uno di quei soggetti deboli, che finora gli scienziati avevano considerati come maggiormente vulnerabili al virus arrivato dalla Cina.
Il coronavirus ammazza anche i sani?
Nella notte tra domenica 1 e lunedì 2 marzo è morto all’ospedale di Parma il dottor Ivo Cilesi, tra i massimi esperti mondiali di Alzheimer, inventore della “Doll Therapy”, i che aiutava a contenere i disturbi comportamentali dei malatti affetti da quella patologia. Ivo Cilesi era il presidente dell’Innvative Elder Research di San Paolo d’Argon, ma anche consulente del centro Alzheimer di Gazzaniga e responsabile del Servizio terapie non farmaco logiche e riabilitazione cognitiva dell’Area Alzheimer alla Fondazione Santa Maria Ausiliatrice di Bergamo.
Il medico aveva contratto il coronavirus a Salsomaggiore, dove amava vivere insieme alla compagna Giovanna Lucchelli, attualmente in quarantena senza sintomi. “È successo tutto così rapidamente che mi sembra ancora surreale: non potremo effettuare il funerale.
Il dolore dei colleghi
Sulla pagina Facebook Alzheimer Uniti Italia si legge: “Alzheimer Uniti Italia ha appreso con dolore la drammatica scomparsa del dott. Ivo Cilesi di cui ricordiamo le grandi doti umane e professionali. Avremo sempre il suo esempio come guida, esprimiamo inoltre gratitudine per la vicinanza e sensibilità sempre dimostrate verso la nostra associazione e tutte le persone fragili”.