Coronavirus, i pediatri: «I certificati per la scuola, una follia. I nostri studi sono pieni di bimbi sani»
La protesta dei pediatri si fa sempre più forte. Nell’Italia alle prese con il coronavirus è caos certificati per giustificare le assenze. «I nostri studi sono affollati anche di genitori e bambini sani, per la richiesta di adempimenti burocratici. Adempimenti che non garantiscono alcuna protezione». E’ la denuncia del presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), Paolo Biasci. Centinaia sono le segnalazioni dalla rete delle cure primarie, in prima linea nell’emergenza coronavirus.
I pediatri: ognuno interpreta a modo suo il decreto
«Da una parte diciamo che i bambini devono frequentare il meno possibile ambulatori e pronto soccorso. Dall’altra li facciamo venire per un adempimento inutile. Ogni Regione sta infatti interpretando a modo suo l’articolo dedicato ai certificati medici per la riammissione a scuola. Articolo contenuto nell’ultimo Dpcm sul coronavirus». Così è il caos. «Si mettono in difficoltà le famiglie costrette dalle scuole a chiedere ai pediatri di cure primarie di attestare l’assenza di malattia».
«Chiediamo una circolare che renda chiaro tutto»
«In un momento critico come questo, dobbiamo in tutte le Regioni rispondere in maniera univoca alle esigenze di salute pubblica. Per farlo abbiamo bisogno di muoverci in maniera coordinata».