Coronavirus, i commercialisti di Napoli celebrano l’unità d’Italia lavorando gratis per il nord

24 Mar 2020 15:19 - di Leo Malaspina

Commercialisti d’Italia, l’Italia s’è desta e si mette al lavoro, fianco a fianco, norma su norma, passo dopo passo, per risorgere insieme. Si chiama solidarietà nazionale, più che beneficenza, anche quando si parla di “vittime economiche” del coronavirus e non solo di quelle, purtroppo numerose, che giacciono nei cimiteri. Dopo i medici, gli infermieri e le forze dell’ordine, Sud chiama nord anche nel settore del fisco. Alla faccia di qualche sterile polemica andata in scena nei giorni scorsi nel campo della ricerca. I “feriti” economici o i “moribondi”, nei lazzaretti produttivi delle zone rosse, chiedono aiuto, lanciano Sos. Cercano una via di uscita tra quel dedalo di norme, tasse, scadenze, bonus, aiuti e sostegni più o meno realistici. E qualcuno, dal Sud, tende le mani, la penna e i computer.

Napoli chiama Brescia, Bergamo, Milano…

Parte da Napoli l’iniziativa di solidarietà per chi ha visto fermare la propria attività commerciali o produttiva e per chiunque, in famiglia e nelle imprese, abbia bisogno di un sostegno fiscale dopo lo tsunami ddel Coronavirus. Una mano tesa da in particolare per quelle delle zone rosse del nord Italia devastate dalla pandemia. E anche confuse dai fragili decreti approvati dal governo, come il “Cura Italia”, molto criticato dai professionisti e dagli industriali.

I commercialisti e gli avvocati riuniti nel network professionale “Cartellanoproblem.it” hanno deciso di mettersi al servizio gratuitamente di tutte le persone colpite nei propri interessi economici, non solo del Nord, ma di tutta Italia. Assistenza gratuita sarà assicurata, in particolare, sulle novità fiscali introdotte dal decreto “Cura Italia”. Dal sostegno finanziario, sui bonus e su tutti gli adempimenti burocratici e tributari da svolgere per accedere ai benefici di legge.

Dai commercialisti aiuti alle “vittime” del nord, ma anche del sud

Collegandosi al sito www.cartellanoproblem.it è possibile mandare una mail o un wapp (dalle 15 alle 18) con oggetto: “Sos fisco coronavirus” è possibile ricevere assistenza dai commercialisti Giuseppe Pedersoli e Roberto Corda, dall’avvocato Monica Vivone e dal consulente tributario Salvio De Martino. L’iniziativa si protrarrà, per adesso, per un mese, nella speranza che l’emergenza venga presto superata. Una mano tesa a chi soffre, non solo fisicamente, per le conseguenze del Coronavirus, ma anche un messaggio forte al governo, che ha incluso i commercialisti, i consulenti e gli avvocati tra le “attività essenziali” che, quindi, possono restare aperte.

Le critiche al decreto e la difesa dei contribuenti

“Senza il contributo dei commercialisti, imprenditori, professionisti e contribuenti non avrebbero potuto accedere alle misure previste da decreto Cura Italia- dichiara Giuseppe Pedersoli, commercialista -. Ci siamo tolti la cravatta e l’abbiamo utilizzata per fasciarci la testa. Siamo i Rambo dell’emergenza economica, senza di noi e senza i consulenti del lavoro sarebbe difficile risollevare le sorti del Paese“.

Secondo il tributarista partenopeo, che coordina il network e il sito “cartellanoproblem.it”, i consulenti possono e devono svolgere attività di volontariato. “Mettiamo da parte gli egoismi – conclude Pedersoli – e diamo una mano al Paese, ciascuno secondo le proprie competenze. Conte ci considera un’attività essenziale. Bene, noi in questa emergenza cercheremo di esserlo davvero, gratis, al servizio del Paese”.

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