Coronavirus: finalmente il governo chiude parchi, ville e giardini. Nuove regole per sport e spostamenti

21 Mar 2020 8:42 - di Massimo Baiocchi
governo

Si procede a singhiozzo. Una goccia alla volta. La situazione del coronavirus precipita e ogni giorno il governo aggiunge un divieto. Ha frenato ogni qualvolta dai governatori arrivava l’appello a misure più restrittive. Da tempo si chiedeva il “quasi tutto chiuso”. Ed è stata necessaria un’altra riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione delle forze di maggioranza per sbarrare le zone verdi.

Le decisioni del governo

A quanto ha appreso l’Adnkronos da fonti di governo, nell’ordinanza che porta a una nuova stretta per contenere il Covid-19 è prevista la chiusura di parchi, ville e giardini su tutto il territorio nazionale. È già avvenuto in molte città. Quindi l’ordinanza mira a uniformare le regole sull”intero territorio nazionale. Le nuove misure saranno valide fino al 25 marzo.

Le attività ludiche e ricreative

Non viene consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto. Resta invece consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione. In questo caso, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona.

Gli spostamenti nelle seconde case

Il governo dispone, inoltre, il divieto di spostarsi nelle seconde case nei weekend. «Nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni»,  si legge infatti nell’ordinanza firmata dal ministero della Salute, «è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza».

Il governo sui punti vendita nelle aree di servizio

Chiusi i punti vendita di alimenti e bevande nelle stazioni ferroviarie dell’intero territorio nazionale. Ma anche nelle aree di servizio, fatta eccezione per quelli situati nelle tratte autostradali. «Sono chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, posti all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri». È quanto si legge infatti nel documento. Nonché «nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade». Restano aperte le stazioni di servizio sui tratti autostradali. Ma potranno vendere solo alimenti e bevande da asporto da consumarsi rigorosamente fuori dai locali.

Commenti

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  • Giovanni Vuolo 21 Marzo 2020

    Sempre tardi e male. E segnalo che, in questi giorni di dolore e tragedia infinita, la serie C calcistica lancia una campagna contro il razzismo !!!! Allucinante. O forse no. I soli discriminati sono gli Italiani, che prima dello tsunami che ci ha travolto, erano sempre la seconda scelta negli aiuti rispetto ai clandestini, ed oggi addirittura sono stati trattati da tutti come appestati, vedendosi sbarrare le strade di tutto il mondo, Africa compresa.

  • maurizio pinna 21 Marzo 2020

    DENUNCIO che le farmacie di BRONI (PV) NON sono mai state rifornite di mascherine, cito tale località perché possono testimoniare di persona.
    Uso mascherine di fortuna che mi costruisco.
    AURTORITA’ MINISTRI COMPETENTI non fate come nel 1997, Albania “Operazione Alba” i sistemi di collegamento telefonici sono giunti UNA SETTIMANA dopo che i militari erano tornati in Italia!!