Coronavirus, bollettino drammatico: superati i 20mila contagi, 1809 vittime, 368 in un giorno
Il bollettino della guerra al coronavirus si aggiorna alle ultime rilevazioni fornite dalla Protezione civile nel consueto appuntamento con la stampa delle 18. E la curva è ancora al rialzo. Altre 368 persone sono decedute oggi. E, secondo quanto sottolineato da Angelo Borrelli, commissario straordinario per l’emergenza, quello odierno è il numero più alto di vittime dall’inizio della crisi. Il totale dei deceduti dall’inizio dell’emergenza Covid 19 è di 1809.
Coronavirus, l’aggiornamento della Protezione civile
«Ci sono 369 nuovi guariti, il totale è 2335. Ci sono 2853 nuovi casi di pazienti positivi, il totale è 20603. Di questi, 9268 sono in isolamento domiciliare, 1672 in terapia intensiva. Purtroppo abbiamo registrato altri 368 decessi», le parole di Borrelli che, con l’agghiacciante lucidità della matematica, asseverano una criticità ancora apertissima. talmente tanto che, proprio su un possibile nuovo picco, e su indicazioni relative alla tendenza epidemiologica dei prossimi giorni, il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, nel corso della conferenza stampa alla Protezione civile ha affermato: «Non ci esprimiamo rispetto allo stato della curva epidemica. La stiamo misurando, stiamo vedendo crescite diversificate per Regione». Poi ha aggiunto: «Stiamo raccogliendo i dati in maniera sistematica per presentare al meglio la situazione reale e interpretare le tendenze».
L’appello alla responsabilità individuale
Ma, ha poi concluso Brusaferro in conferenza stampa alla Protezione civile, «il problema che stanno affrontando alcune aree del paese, alcune aree eroiche, è una realtà che tocca tutto il Paese e nessuna parte e nessun cittadino può sentirsi esonerato e non coinvolto in questa sfida». «Per questo ribadisco l’appello ad adottare tutte le misure raccomandate, anche laddove sembra che oggi i casi siano molto limitati. Se non le adottiamo non riusciamo a modellare la curva e creiamo scenari particolarmente critici». Un richiamo alla responsabilità individuale che continua a essere il leitmotiv di appelli e resoconti.
Signor chissachì lei è l’emblema del boiardo di stato, ma si riguardi! Impacciato, con voce insicura, legge continuamente da pezzi di carta che le ballano in mano. Non ci interessa cosa sta facendo, ci dica cosa ci aspetta e invece di continuare a dire di non uscire di casa faccia qualcosa per impedirlo, lo so che non è facile e mi ripeto: su un’ area vasta come la Bosnia Erzegovina vi erano 3 DIVISIONI NATO che operavano per vietare certi movimenti, con i vigili urbani e qualche altro non ci fate niente SVEGLIATEVI!!!!!