Conte perde troppo tempo, Zaia non aspetta: stop a passeggiate e sport. Domenica supermercati chiusi
Stop alle passeggiate e all’attività fisica all’aperto in Veneto e chiusura dei supermercati la domenica. Lo ha deciso il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia che ha emesso un’ordinanza con cui si chiudono i parchi e le altre aree verdi, si limita l’uscita per passeggiare, o portare fuori il cane a duecento metri da casa. Lo ha annunciato lo stesso governatore, spiegando che «la nuova restrizione parte da oggi con la pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione ed è valida fino al 3 aprile, salvo proroga». «Mai avrei voluto firmare un’ordinanza così ma io metto al primo posto la salute dei veneti», ha sottolineato Zaia.
Zaia: «Domenica tutto chiuso, tranne…»
«La domenica tutto chiuso, restano aperte solo edicole, farmacie, parafarmacie. L’attività motoria è consentita entro i 200 metri dalla propria abitazione, parchi e aree verdi chiusi», ha affermato Zaia sintetizzando l’ordinanza che ha firmato oggi con maggiori restrizioni e valida fino al 3 aprile, salvo proroghe. Il governatore auspica comunque «che il governi vari una norma valida su tutto il territorio nazionale».
Zaia: «In Veneto 131 morti»
Sulla situazione nella Regione, Zaia ha spiegato che «sono 1.070 le persone ricoverate in Veneto e 131 morti». «Noi – ha proseguito – abbiamo pazienti negli infettivi, semintensiva, intensiva che curano come un grande ospedale hub. Sono 1.070 letti sottratti alla degenza ordinaria e dedicati ad una patologia che mai avremmo pensato di avere. Questo è il risultato della pandemia».
Attenzione a Verona
«Facciamo attenzione a Verona. Che è il nuovo cluster in Veneto con un’esplosione di casi», è l’allarme lanciato da Zaia. «Verona – ha spiegato – è confinante con Brescia, attenzione. Noi abbiamo già dato disposizione di svuotare l’ospedale di Villafranca di Verona per farne un Covid-center». Mentre Zaia non si è detto assolutamente preoccupato dal nuovo caso a Vò «che è fisiologico, Vò resta il posto più sano del Veneto».
Il caso dei tamponi
«Siamo in emergenza totale rispetto agli approvvigionamenti, dalle visiere, alle mascherine, ai ventilatori e anche ai farmaci», ha evidenziato il governatore veneto. «Mi metto nei panni del collega Fontana della Lombardia che viene a sapere che un’azienda di Brescia consegna all’America 500mila tamponi quando a noi ne danno con i contagocce. A voi sembra normale?».
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