Bertolaso: «Sono italiano e sono orgoglioso di esserlo. Il nostro nemico è invisibile e pericoloso»
Guido Bertolaso chiarisce tutto, vola sulle polemiche strumentali. In un video spiega perché è lì, in prima fila, in una battaglia difficilissima ma fondamentale. Il presidente della Regione Lombardia l’ha nominato consulente personale per l’allestimento di un ospedale a Fiera Milano. L’emergenza coronavirus si combatte insieme, uniti.
Bertolaso: «Faccio di tutto per il mio Paeseۚ»
«Sono italiano, sono orgoglioso di essere italiano», afferma Bertolaso. «Ho lavorato tutta la mia vita per il mio Paese. E ho combattuto all’estero quando sentivo qualcuno che criticava l’Italia, facendo di tutto per rendere la migliore immagine del mio Paese. Credo che sia mio dovere come cittadino italiano contribuire a risolvere questa drammatica situazione».
Il coronavirus, un’emergenza epocale
L’epidemia di coronavirus è «un’emergenza epocale che riguarda la Lombardia e il nostro Paese. Piaccia o non piaccia, riguarderà tutto il mondo, come vediamo dalle statistiche che stanno emergendo. Stiamo cercando di combattere una guerra contro un nemico invisibile, terribile. Un nemico molto più pericoloso di tanti eserciti che nei decenni e nei secoli passati abbiamo combattuto per la libertà di questa nazione».
«Venuto qui in punta di piedi»
«Sono sicuro che riusciremo a fare una lavoro straordinario», continua Bertolaso. «Anche con la collaborazione della Protezione civile nazionale e di tutte le forze migliori del nostro Paese. Sono venuto qui in punta di piedi. Darò una mano assieme al mio team per quelle che sono le competenze. È bene che tutti diano il proprio contribuito senza se e senza ma, guardando semplicemente al bene comune