969 morti in 24 ore: si va verso le diecimila vittime. Arcuri: “È una guerra” (video)

27 Mar 2020 18:37 - di Guido Liberati

Novecentosessantanove morti. Il numero più alto in un giorno, da quando è iniziata l’emergenza coronavirus. Un bollettino di guerra. Non a caso il Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri ripete decine di volte la parola “guerra”, nei 40 minuti della sua conferenza stampa alla Protezione civile. 

Arcuri: “Rinnovo l’appello agli italiani a restare a casa”

“I positivi hanno raggiunto le 66.414 unità, con un aumento di 4.401 in 24 ore. I morti sono stati ben 969 in sole 24 ore. Di questi 50, come detto ieri, erano quelli del Piemonte arrivati in ritardo per il conteggio. I guariti sono 589 per un totale di 10.950. Capite bene vedendo questi dati che devo appellarmi agli italiani nel rispettare le norme anti-contagio messe in piedi dal governo”. I contagi totali sono 86.498.

La situazione degli approvigionamenti: “Dobbiamo fare da soli”

Arcuri ha ribadito quanto già sappiamo tutti. ”I dati dal nostro Paese e da altri paesi del mondo evidenziano che questa è una pandemia senza precedenti. In una crisi mondiale c’è bisogno di collaborazione senza particolarismi. Noi, come Italia, stiamo facendo la nostra parte. Stiamo cercando ovunque i dispositivi e le apparecchiature che servono a combattere questa guerra, stiamo cercando di farli arrivare dove servono prima possibile. E stiamo lavorando senza sosta chiamando tutte le componenti produttive e sociali allo sforzo per rafforzare la filiera industriale per arrivare ad una produzione interna e a dipendere sempre meno dalle importazioni. Dobbiamo puntare all’autosufficienza“.

 

I numeri nel dettaglio, Regione per Regione

Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 23.895 in Lombardia, 9.361 in Emilia-Romagna, 6.648 in Veneto, 6.347 in Piemonte, 2.850 nelle Marche, 3.170 in Toscana, 2.060 in Liguria, 2.013 nel Lazio, 1.292 in Campania, 1.164 nella Provincia autonoma di Trento, 1.236 in Puglia, 1.027 in Friuli Venezia Giulia, 833 nella Provincia autonoma di Bolzano, 1.158 in Sicilia, 925 in Abruzzo, 824 in Umbria, 413 in Valle d’Aosta, 496 in Sardegna, 469 in Calabria, 147 in Basilicata e 86 in Molise.

Sono 10.950 le persone guarite. I deceduti sono 9.134, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.

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