Virus Nardella, il sindaco di razza che tratta gli italiani per xenofobi

3 Feb 2020 6:00 - di Francesco Storace

L’importante è evitare di abbracciare Nardella. Anzi, Nal-Della, sindaco fuori di testa di Firenze, che gode come un riccio a sfottere le paure degli italiani.

Poi dice che li chiamano Pidioti. Ma come gli è venuto in testa quell’hashtag babbeo #abbracciauncinese a causa del coronavirus? Che sono, una specie protetta, sono tutti malati, spiegatecelo un po’ che noi terreni siamo duri di comprendonio. E a giudicare dalle reazioni social dovremmo anche essere la larga maggioranza.

Nardella in modalità caricatura

La voglia di protagonismo miete vittime illustri e Nardella non è mancato all’appuntamento in modalità caricatura. In attesa dell’hashtag #regalategliuncervello, auspicheremmo una marcia indietro del sindaco di Firenze. Tornato sobrio, anche lui capirà – speriamo – di aver diffuso un’idiozia al posto del virus. Se avesse voluto indicare ogni cinese come untore non avrebbe potuto scrivere di meglio.

La pandemia alla pari di un’isteria. Provi a diffondere il suo invito recandosi nella vicina Prato e riscuoterà sicuramente un successo clamoroso. Di vaffa. Lo aspettano.

Magari gli capiterà di imbattersi nel cinese che non vuole abbracciare lui. O di quello che pretende un bacio sennò è omofobia. E gli toccherebbe reagire alla papalina in piazza San Pietro con i buffetti sulle mani.

Un sindaco di razza, non c’è dubbio, quello di Firenze, che ci spiega come si campa dalle nostre parti. Mangeremo alla cinese, vestiremo alla cinese, parleremo con le elle al posto delle erre, il tutto per non farci definire razzisti. Magari ridicoli sì. Alla fine qualcuno gli dirà che il vero razzista è lui. Che un italiano con la febbre a 40 non lo avvicinerà nemmeno se pagato.

Da un sindaco – in momenti di forte apprensione come quella che umanamente viviamo – ci aspettiamo sobrietà. E non una caccia alla gag.

Più che di hashtag abbiamo bisogno dei suggerimenti della scienza e non degli sfottò verso il nostro popolo. La paura c’è in tutto il mondo e da nessuna parte si permettono di colorarla di razzismo. Gli italiani chiedono solo di essere garantiti sui controlli sanitari, visto che c’è appena stato un ministro della salute che si è messo a parlare di peste e di colera…

La paura del contagio non è razzismo

Nessuno vuole criminalizzare la comunità cinese in Italia, che anzi va aiutata ad uscire dalla drammatica crisi che l’ha investita, sia pure di riflesso. Ma non può tramutarsi in una colpa il timore del contagio. Se nessuno ci spiega che cavolo ci dobbiamo fare con le mascherine; se nessuno chiarisce il nesso tra contagio e mortalità; sarà evidente che le persone cercheranno sicurezza.

Sono i cinesi, semmai, a doversi guardare da sindaci come Nardella, incapaci di cogliere la sensibilità di cittadini inermi di fronte alla malattia che si diffonde nel mondo. È colpa nostra, signor sindaco, se in quei mercati di Wuhan, succede quel che ci è stato raccontato? E con l’abbraccio risolviamo il problema della paura?

Una sensazione: alla fine lo sciacallaggio lo fanno quelli che accusano sul tema i loro avversari. Faccia una cosa, Nardella, e chiami qualche amico di Pechino, che sicuramente ce l’avrà. E gli chieda – al telefono ovviamente – se da quelle parti i cittadini di Wuhan li abbracciano o li mettono in quarantena.

Commenti

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  • Fabio Bertoncelli 3 Febbraio 2020

    Caro Storace, che ci vuol fare? Sono pidioti…
    ???

  • Simone Giovanni Venezia 3 Febbraio 2020

    Nardella, se è per questo, già fa ridere da parecchio con la faccenda nuovo stadio di Firenze, visto che pretende dal nuovo presidente della Fiorentina(Commisso) che si carichi una spesa di 22 milioni di € per comprarsi un terreno alla Mercafir ed avere uno stadio fra 8-10 anni. Invece se il presidente il terreno se lo compra da sè in periferia di milioni ne spende 6 o 7.
    Riguardo ai cinesi, lui ce li ha in casa ed a quanto pare gli hanno dato alla testa!!!!

  • Francesco Ciccarelli 3 Febbraio 2020

    Non mi spaventano le guerre e le malattie virali: mi fa paura la stupidità!

  • Silvia Toresi 3 Febbraio 2020

    Mandiamolo in Cina!!!!!!!!!

  • Francesco SIGNORE 3 Febbraio 2020

    Nardella si conferma scadente fotocopia malriuscita di un pessimo originale di nome Matteo Renzi : ha perso l’ennesima occasione per stare zitto per evitare una figura di merda peggiore di quelle del suo normale e ben fornito repertorio.

  • federico 3 Febbraio 2020

    abbracciauncinese? Chissà se i cinesi hanno voglia di essere abbracciati?

  • Giuseppe Forconi 3 Febbraio 2020

    Siculamente e’ stlonzo come tutti i suoi ex del PD. Fatelo andale in Cina pel scoplile cosa e’ la Cina e i suoi abitanti ma poi non fatelo lientlale a Filenze potlebbe essele contaminato. Ma si puo’ essele piu’ cletini di cosi, Naldella e’ il maximo.

  • maurizio pinna 3 Febbraio 2020

    Quello che temevo è inevitabilmente accaduto. Ha cominciato teleKABUL del grande mandrogno: abbracci tra il pierino saccente di Mediaset famoso prezzemolo da studio tv e il furbo conduttore della trasmissione da un lato e cinesi dall’altro, che sarebbe comunque da evitare, ma del tutto disdicevole se fatto su un media perché bambini e fessi potrebbero imitare su scala industriale: se si avvisa che il contatto è da proscrivere, se alla Città Militare si impiega un sistema particolare di trattamento poi ci si aspetterebbe che i radical non ci ficcassero il naso . Ma vi pareva! Loro ci sono sempre con il loro DANNATO pensiero unico. Mi aspetto nei prossimi giorni l’arrivo dei soliti canterini che diranno di tutto e di più: grandi eroi da camerino: baciamoci tutti e adotta un malato!
    Del prodigioso sindaco eroe ne ero certo. Rammento i suoi monologhi deliranti e grossolani nei templi del sapere delle tv rosse. Aveva ragione quel saggio quando affermava che il buonismo è una finezza dell’inefficienza.