Spazzacorrotti, l’avvocato del governo smentisce Bonafede: la retroattività è incostituzionale

11 Feb 2020 17:07 - di Marzio Dalla Casta
Spazzacorrotti

Fare politica è come guidare in autostrada: il pericolo è sempre alle spalle. Per il legislatore, invece, è la tentazione di decidere non solo per il futuro, ma anche per il passato, cioè per il tempo alle nostre spalle. Si chiama retroattività. Una vera insidia. A Di Maio, però, nessuno lo ha insegnato. E ora rischia di restarne infilzato. Prima la sforbiciata ai vitalizi, che in quanto privilegio degli ex-onorevoli faceva apparire un gioco da bambini lo zac zac ora per allora. Adesso lo spazzacorrotti by Bonafede su input di Travaglio, sentito Davigo. L’affare s’ingrossa. Decisamente. E la retroattività comincia a far male sul serio. Già, perché se Di Maio ha potuto mobilitare la piazza contro i ricorsi presentati dalla Casta in Senato, più difficile sarà per lui arginare lo tsunami che sta per abbattersi contro l’altro provvedimento fiore all’occhiello dei grillini, lo spazzacorrotti appunto.

Nel giudizio davanti alla Consulta

Non fosse altro perché in quest’ultimo caso lo tsunami ha le sembianze di Massimo Giannuzzi. Non esattamente un Carneade, visto che rappresenta l’Avvocatura dello Stato nel giudizio sulla costituzionalità dello spazzacorrotti davanti alla Consulta. E, sorpresa delle sorprese, invece di sostenere il governo come di solito accade in questi casi, l’avvocato Giannuzzi ha fatto l’esatto contrario chiedendo ai giudici di «rigettare» la retroattività della legge. Significa che persino al difensore del governo è parsa un’enormità mandare in carcere cittadini condannati prima dell’entrata in vigore della Bonafede-Travaglio-Davigo, quando cioè vigeva, a determinate condizione, la possibilità di espiare la pena con misure alternative.

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È lo stato di diritto, bellezza: e neppure i pruriti manettari di questo, codesto e quello possono metterlo in discussione. Certo, Di Maio ci resterà male. Un’altra botta così e avrà ottime chanche di diventare il testimonial del “poveretto come soffre!” della réclame di un famoso callifugo. Ma il ragazzo ha mille risorse. E alle strette non esiterà a sventolare anche la bandierina dello spazzacorrotti nella piazza mobilitata per sbarrare il passo ai vitalizi di ritorno. Sempre nel nome di quella retroattività che gli piace tanto.

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