Sassi contro la polizia, minacce di morte a Salvini: “rave party” di anarchici semina odio a Modena

18 Feb 2020 12:13 - di Redazione
Salvini

Salvini minacciato di morte e scritto contro le foibe. Modena ha vissuto ore di panico. “Totale disprezzo delle regole del vivere civile, violenza, lancio di sassi contro la polizia, offese alle forze dell’ordine, a Salvini, scritti contro le foibe e deliri antifascisti, sfregio anche al simbolo di Modena, Luciano Pavarotti. E’ questo il triste quadro dipinto l’altra sera da un gruppo di delinquenti, firmatisi come anarchici, in via Mercalli alla Madonnina. Una cinquantina di antagonisti che hanno messo a ferro e fuoco un intero quartiere cittadino. Residenti disperati. Scene di guerriglia urbana minimizzate con l’etichetta di rave party”. Così il senatore della Lega Stefano Corti ha stigmatizzato questa ennesima campagna di odio.

Minacce di morte a Salvini, scritte contro le foibe

“La sinistra che governa da sempre la città tollera tutto questo, accetta che le forze dell’ordine vengano umiliate e, in fondo, alza le spalle davanti alle minacce di morte lanciate a Salvini”. E’ questo il concetto di libertà che è caro alla sinistra sempre pronto a puntare il dito contro inesistenti ‘campagne d’odio’ leghiste e sovraniste. Il rave party – lo ricordiamo – era abusivo.

A Modena la scorsa notte si è andati ben oltre l’odio. Paradossale il grido di libertà urlato da quei delinquenti che calpestanoogni regola democratica. La sinistra tace. Nessuno, nel Pd sempre pronto a stracciarsi le vesti e a gridare al fascismo, ha detto nulla. “Noi non ci abitueremo mai a chi scrive su un muro di voler sparare a Salvini, di volere più poliziotti morti o che le foibe sono una menzogna di stato. La galera per costoro è l’unico luogo in cui rifugiarsi nella speranza possano col tempo riacquistare la ragione”. Così commenta l’esponente leghista.

Gli abitanti del quartiere,  svegliati nel cuore della notte, hanno chiamato la Polizia. La “festa” dell’odio  si è conclusa attorno alle sei del mattino. Le forze dell’ordine hanno impedito ai partecipanti di allontanarsi in automobile per smaltire gli effetti di alcool e presumibilmente droghe: onde evitare che si riversassero in strada costituendo un ulteriore grave pericolo per la comunità . E la sinistra tace.

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