Ricerca, non basta lo struscio allo Spallanzani. Il rettore della Statale smaschera Conte: “Zero fondi”

5 Feb 2020 14:52 - di Viola Longo
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Una finanziaria “sconfortante”, che cancella ricerca e diritto allo studio. A dirlo ora non è più solo l’opposizione parlamentare, ma la voce autorevole del rettore dell’Università Statale di Milano, Elio Franzini. Nell’occasione istituzionale dell’apertura dell’anno accademico. Un giudizio che si abbatte sul governo giallorosso. E sul premier Giuseppe Conte, in particolare, che neanche un mese fa, all’indomani delle dimissioni di Lorenzo Fioramonti, si vantava dei “passi avanti” compiuti per la ricerca. E, appena due giorni fa, è andato a fare passerella allo Spallanzani, dove l’eccellenza della ricerca italiana è emersa malgrado – e non per – le politiche del suo esecutivo.

La ricerca cancellata dalla finanziaria giallorossa

Dal discorso di Franzini è emerso, infatti, in tutta chiarezza che le università non hanno avvertito alcun passo avanti. E, anzi, sentono tutto il peso di un arretramento. “Nella sconfortante ultima legge di bilancio, dove la parola università è pressoché assente, dove non è dedicata a essa un solo pensiero e una sola strategia – ha denunciato il rettore della Statale – è stata minata con il silenzio la nostra libertà”. Perché, per Franzini, come riportato puntualmente dal quotidiano milanese Il Giorno “senza una strategia per la ricerca, senza fondi per la ricerca, la didattica, il diritto allo studio, l’internazionalizzazione, il progresso e l’innovazione, non è la singola università che muore, ma un Paese, che diventa asfittico, chiuso in dispute talmente ridicole da non meritare neppure la definizione di ideologie”.

“Muore il Paese, non la singola università”

E Franzini, che pure guida un ateneo con 64mila studenti e 136 corsi di laurea, ha fatto chiaramente capire che il suo non è un pensiero isolato. Ma condiviso da tutta la comunità accademica italiana. Lo ha fatto citando tanto il Consiglio universitario nazionale, quanto la Conferenza dei rettori. “Come hanno ben scritto Cun e Crui – ha sottolineato Franzini – è in atto una ulteriore erosione delle risorse. A scapito di altre spese indifferibili, come manutenzione, sicurezza, crescita del turn over”. “Non bastano contingenti e posteriori foglie di fico o pur ottimi e necessari spacchettamenti ministeriali a cambiare la situazione. L’università non vive di annuali piani straordinari – ha concluso il rettore della Statale di Milano – bensì di progetto, di disegno, di investimento per il futuro. Ignorarlo, e quest’anno come non mai, significa ignorare la progettualità del Paese, il suo futuro, il suo destino”.

 

 

 

 

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 10 Febbraio 2020

    Quindi dicevamo che conte, bla bla bla bla, naturalmente a continuato sull’argomento delle ricerche, dicendo bla bla bla bla, promettendo che bla bla bla bla, ma non si e’ visto un euro, anzi dopo un lungo bla bla bla bla, concludendo che bla bla bla bla, sono fiero di voi ricercatori che state cercando di trovare due euro per sopravvivere, ma il governo e’ con voi. Ma va la’ davvero ??? Allora tutto quel bla bla bla erano fantasiose bugie signor conte, disse il Marchese, grattandosi ……..!!!!