Prescrizione, scontro finale. Renzi “impallina” Bonafede, Pd e 5stelle gridano al tradimento

11 Feb 2020 9:35 - di Roberto Mariotti
prescrizione

Sulla prescrizione è guerra aperta. «Se avete un euro, andate alla Snai e puntatelo sulla vittoria di Italia Viva. Questa battaglia, fidatevi, la vinciamo noi». Luciano Nobili dispensa ottimismo. Nella sede calda e affollata di Italia Viva c’è un grande poster di Matteo Renzi. E’ in bella evidenza assieme a quelli di Aldo Moro ed Enrico Berlinguer.

Prescrizione, i renziani non vogliono saperne

I renziani continuano a mantenere il punto. E rilanciano. E’ arrivata l’ufficializzazione della minaccia di sfiducia ad Alfonso Bonafede. Nella partita sulla prescrizione  l’asticella viene spostata sempre più avanti. Fino a che punto? «Noi non minacciamo, noi vogliamo convincere e vedrete…  l’emendamento al Milleproroghe ancora non c’è, o no?»,  osserva Ettore Rosato.

Le reazioni di Pd e Cinquestelle

All’annuncio della possibile mozione di sfiducia a Bonafede, le reazioni degli alleati sono dure. Gridano tutti al tradimento. A partire dal Pd: «Mi pare che si stia veramente esagerando. Se un partito di maggioranza presenta una mozione di sfiducia nei confronti di un proprio ministro è tecnicamente una mozione di sfiducia verso il proprio governo», twitta Alessia Morani. C’è molta paura tra i rosso-gialli. La contromossa è aprire un’altra parentesi fatta di sospetti e rabbia. Michele Bordo, vicecapogruppo Pd alla Camera, si chiede se la minaccia di sfiducia sia «solo per alzare l’asticella». Quindi i 5 Stelle: «Sfiduciare il ministro Bonafede significa sfiduciare l’intero Governo», dice il capogruppo alla Camera del MoVimento 5 Stelle, Davide Crippa. E tutti a dire, apparentemente: «Ora basta». E nella sostanza cercare un’intesa con Renzi. Per amor di poltrona.

Nobili fa sapere: «La via è complicata»

Parla ancora il renziano Nobili: «L’emendamento non c’è perché è una via complicata. Non c’è solo il Parlamento. C’è il Quirinale, c’è la Corte costituzionale e si può forzare fino a un certo punto. Non si può mettere una cosa del genere dentro il Milleproroghe. Sarebbe inammissibile e incostituzionale». Ma se contenesse solo una sospensione e un rinvio, magari di un mese, della riforma Bonafede? «Lo sappiamo che potrebbero seguire questa strada, ma intanto l’emendamento ancora non c’è». Una partita a poker, insomma.

Renzi va giù duro: «Sulla prescrizione noi non molliamo»

E Matteo Renzi assicura che non sta bluffando: «Non si molla! Se c’è decreto o emendamento su prescrizione, noi votiamo contro. A testa alta»..

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