Open Arms, il 27 si vota per il processo a Salvini. Suspense sulla posizione della Lega
Nuovo capitolo del dossier sul processo a Matteo Salvini per la Open Arms. Si è conclusa a Sant’Ivo alla Sapienza la seconda riunione della Giunta delle elezioni e delle immunità. Che deve valutare la richiesta del tribunale dei ministri di Palermo di procedere nei confronti dell’ex ministro dell’Interno. L’accusa è di sequestro di persona aggravato e rifiuto di atti di ufficio.
Al centro dei lavori la discussione dei membri. Il voto finale dell’organismo, presieduto da Maurizio Gasparri, invece, è confermato per giovedì 27 febbraio. A partire dalle 16, con le dichiarazioni di voto.
Top secret della Lega sul processo a Salvini
Alcuni gruppi, prima fra tutti la Lega, hanno rinviato le proprie decisioni al 27. Suspense sulla posizione che terrà il Carroccio. Che nelle passate occasioni ha votato per il sì al procedimento. “Non ho paura di nulla”, ripete Salvini. “Voglio vedere in faccia quel giudice che processa un ministro per aver fatto il suo dovere”. Nella scorsa seduta il leader della Lega ha presentato una memoria difensiva.
Il Carroccio, presente con i senatori Pillon, Urraro e Stefani, ha spiegato che “per adesso abbiamo affrontato la discussione, poi vedremo giovedì”. Assente “giustificato” il senatore Augussori, che è in stato di “autoquarantena” a Lodi, sua città di origine, per l’emergenza coronavirus.
Nella riunione, comunque, dalla Lega è stato detto che “la relazione Gasparri è condivisibile”. Il senatore azzurro ha sempre confermato il suo netto no al processo per l’ex ministro. Per Italia viva è intervenuto la senatrice Nadia Ginetti, che ha chiesto chiarimenti sulla catena di comando. Sul dialogo Conte-Salvini, durante lo stop alla nave Open Arms. Dal Pd, 5Stelle e da Grasso è stato ribadito il punto di vista già noto. Secondo la maggioranza non si può ricondurre l’intervento dell’ex ministro Salvini all’interesse nazionale.Insomma il leader della Lega deve essere processato.