Nomine Rai, la vignetta di Osho. Zingaretti a Renzi: «Smetti di rompere le pa… se ti diamo RaiGulp»

21 Feb 2020 17:22 - di Giorgia Castelli
Zingaretti

Matteo Renzi, il Pd e il M5s litigano sulle nuove nomine in Rai. Ognuno nella maggioranza vuole la sua poltrona ai piani alti di viale Mazzini. La situazione è esplosiva tanto che Nicola Zingaretti, come se non bastasse il resto, è costretto a mediare con il leader di Italia Viva per tenerlo buono. “Quattrocento nomine non bastavano”, titola in prima pagina il Tempo diretto da Franco Bechis, che si chiede: “Tocca anche fare un nuovo capo in Rai?”. E Osho, da parte sua, nella vignetta quotidiana sempre sul Tempo “immagina” un colloquio tra Zingaretti e Renzi: «Se te damo RaiGulp la smetti de rompe le palle?». Conoscendo Renzi è difficile che finisca qui.

Zingaretti e la Rai

Nell’articolo del Tempo si sottolinea che non c’è accordo nella maggioranza sui nuovi incarichi che saranno assegnati per un riequilibrio dopo quelli del precedente governo.  C’è aria di resa dei conti nel Cda della Rai. E l’ad salini è pronto alle dimissioni.  Il deputato di Italia Viva  e segretario della Commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, in una lettera aperta  all’amministratore delegato della Rai scrive: «La Rai sta vivendo un passaggio davvero critico della sua storia, per questo le rivolgo questa lettera aperta, alla vigilia del Cda, per il quale ha annunciato comunicazioni importanti. Mi auguro che con le sue comunicazioni possa finalmente e con coraggio dare un colpo di reni alla situazione, dopo un anno e mezzo di pressioni, scivoloni, violazioni, diktat e intromissioni dei partiti azionisti di maggioranza».

Renzi: «Non chiediamo nomine»

Renzi ora getta acqua sul fuoco. «Ho chiesto un incontro al premier. Nei giorni scorsi Conte si è rivolto con toni molto duri nei nostri confronti. E noi abbiamo risposto con decisione. E tuttavia ho fatto io il primo passo, vincendo l’orgoglio personale, perché la serietà viene prima delle ripicche personali». Lo scrive Matteo Renzi su Facebook. «Ripeto – aggiunge – ciò che sto dicendo da giorni, in tutte le sedi, pubbliche e private. L’Italia vive una fase di difficoltà che nei prossimi mesi potrebbe peggiorare. Occorre una svolta. Non chiediamo nomine o sottosegretariati: chiediamo che ascoltino (anche) le nostre idee…».

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