Napoli, le Sardine litigano sul palco con i centri sociali. Insultato e cacciato Santori

19 Feb 2020 12:58 - di Lucio Meo

A Napoli, in una piazza Dante semi-deserta, le Sardine litigano sul palco con i centri sociali. E il leader del Movimeno bolognese, Mattia Santori, ricoperto da insulti di antagonisti e di esponenti di Potere al Popolo, è costretto a interrompere il comizio e a scendere. Una giornata nera, quella della sinistra, che ieri a Napoli si era data appuntamento per una manifestazione contro Matteo Salvini, presente nelle stesse ore in città.

Pochi in piazza, molta tensione sul palco

Poca gente, molta tensione in piazza e sul palco. Mentre sul palco si teneva l’intervento dei lavoratori delle aziende campane in crisi, dalle retrovie sono giunte le contestazioni nei confronti di Mattia Santori, sul tema del lavoro e le politiche per il Sud. Nel mirino degli antagonisti e dei centri sociali, le recenti posizioni di vicinanza ai Benetton. Ma anche gli inciuci politici, più o meno dichiarati, col Partito democratico.

Secondo quanto riportano i giornali di oggi, i toni si sono alzati al punto che Santori è stato costretto ad allontanarsi dal palco. Santori è sembrato molto turbato. «Non mi hanno fatto parlare, come spesso capita con chi contesta in maniera premeditata. Mi hanno detto solo parolacce. È stata un’aggressione strumentale e organizzata da parte di quelle persone che Salvini definisce Sardine ma Sardine non sono. I centri sociali e Potere al Popolo hanno occupato il palco per fare la loro propaganda elettorale. Quello che hanno fatto non era in programma, hanno scavalcato l’organizzazione».

E i poveri lavoratori di Wirhpool, Novolegno, Tirrenia, Almaviva, Riders? Hanno dovuto assistere alla sceneggiata di piazza, mentre i centri sociali si scontravano in un’altra piazza per cercare di contestare Salvini.  «Purtroppo ci troviamo a parlare dell’ennesimo attacco di chi ha interesse nell’indebolire il messaggio che le sardine hanno portato per tre mesi in Italia e all’estero, proponendo un diverso modo di comunicare e pensare la politica».

Il nemico delle Sardine è Salvini, ma…

Le Sardine avevano iniziato  parlando di crisi industriale con i lavoratori della Whirlpool. Con il solito colpevole. «Sappiamo di chi non fidarci: della Lega», aveva detto Santori. Dopo qualche minuto, però, il leader delle Sardine aveva scoperto che il problema era lui. E le contestazioni e le “maleparole” sono iniziate. «C’è qualcuno che ha voluto strumentalizzare alcune questioni come Benetton, Erasmus, Minniti e Bonaccini, perché gli fa comodo. Come già successo in altre piazze, alcuni rappresentanti. Non si è ben capito se “Potere al popolo” o altri centri sociali più crudi e puri, hanno preso la scena. Hanno deciso di prendere il palco delle Sardine per fare la loro propaganda elettorale».

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 21 Marzo 2020

    Napoli ha fatto il 50 % del suo dovere cacciando il pirla di santoro.
    Bravi scugnizzi.
    Ora che arrivera’ il caldo sai che puzza di pesce se non si sbrigano a congelarle le sardine.

  • Silvia Toresi 20 Febbraio 2020

    Povere sardine!!!!!!!!! Quasi quasi fanno pena!!!!!