Maurizio Leo con i militanti della Balduina. “Domenica vince chi vota”
Si avvicinano le elezioni politiche suppletive che riguarderanno il collegio Lazio 1 di Roma. Domenica 1 marzo urne aperte dalle 7 alle 23 per coloro che risiedono nel centro della città. E, più precisamente, nei seguenti quartieri. Trastevere, Prati, Flaminio, Testaccio, Esquilino, Castro Pretorio, Balduina, Della Vittoria, Trionfale, Monti e Trevi.
Il centrodestra punta su Maurizio Leo
Un voto reso necessario, visto il seggio lasciato vacante alla Camera dei Deputati, dopo la nomina di Paolo Gentiloni al ruolo di commissario europeo. In questi ultimi giorni di campagna elettorale, Fratelli d’Italia sta moltiplicando l’impegno per sostenere l’avvocato Maurizio Leo, candidato unitario di tutto il centrodestra. Un profilo altamente qualificato, unanimemente considerato come uno dei massimi esperti in materia fiscale e tributaria, avrà nel Ministro dell’Economia e Finanze Gualtieri, candidato del Partito democratico, il più temibile avversario.
Incontro alla Balduina presso la sede di FdI
Al ministro delle tasse, Leo risponde con un fisco meno aggressivo e l’introduzione della flat tax incrementale. La partita si gioca nella roccaforte del Pd romano. Sarà, con ogni probabilità, una sfida a due. Infatti, il Movimento Cinque Stelle ha badato più a non ostacolare l’alleato di governo che a fare campagna elettorale. Un duello però che non spaventa Leo che nella giornata di ieri è stato accolto con entusiasmo e grande partecipazione, nell’evento organizzato alla Balduina dal partito della Meloni.
Lollobrigida: “Domenica c’è l’incognita astensionismo”
Un incontro che ha visto intervenire parlamentari, amministratori locali e dirigenti di Fratelli d’Italia. Il coro unanime è stato quello di continuare in queste ore la campagna informativa sulle elezioni suppletive; perché come ha sottolineato nel suo intervento il capogruppo alla Camera, Francesco Lollobrigida, quella di domenica rischia di essere una sfida condizionata dall’alta percentuale di astensionismo, in quanto l’informazione pubblica è stata praticamente pari a zero e molti cittadini che ne hanno diritto non sanno neanche che si debba votare. Quindi domenica, più che mai, vince chi vota.