Delitto Cerciello: “Maschio come ti chiami?”, Hjorth bendato e interrogato (video)

13 Feb 2020 18:41 - di Giovanni Pasero

”Ehi maschio come ti chiami? Oh come ti chiami?”. Un video riprende Christian Gabriel Natale Hjorth bendato e con le mani dietro la schiena in caserma qualche ora dopo l’omicidio del vicebrigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso con undici coltellate a Roma il 26 luglio scorso.

Gli avvocati di Natale Hjorth “Trattamento umiliante”

Intorno al californiano diversi militari lo interrogano: ”Come ti chiami?”, gli chiede uno di loro e l’americano, ora in carcere con l’accusa di concorso in omicidio con Finnegan Lee Elder, risponde ”Che cambia?”. ”Come che cambia?”, lo incalzano i carabinieri, ”dimmi come ti chiami, dimmi il tuo nome. Da quanto tempo sei in Italia?”. E Hjorth risponde: ”Da una settimana”. ”E che fai in Italia?”, gli chiedono ancora. ”Sono qui a trovare la famiglia”, ribatte lui. ”E dove abita?”, domanda un altro. ”Abita a Roma. Non so esattamente dove”, risponde l’americano prima dell’ultima domanda che chiude il video e che riguarda una felpa rosa rossa.

”Il video documenta in maniera evidente non solo il trattamento umiliante e contrario alla dignità della persona al quale è stato sottoposto Gabriel Natale ma anche l’insostenibilità delle giustificazioni fornite da più parti al momento della pubblicazione della foto del bendaggio. È inimmaginabile che in un Paese civile si possa assistere ad un simile trattamento di una persona privata della libertà personale”. Lo scrivono in una nota gli avvocati Francesco Petrelli e Fabio Alonzi, difensori di Hjorth.

Il video dell’interrogatorio di Hjort (clicca qui)

Per quanto avvenuto nella caserma poco il fermo sia la Procura ordinaria che quella militare a dicembre hanno chiuso le indagini. A rischiare il processo a piazzale Clodio sono due carabinieri che hanno avuto nella vicenda ruoli diversi: Fabio Manganaro per aver bendato l’americano, accusato ora di misura di rigore non consentita dalla legge e Silvio Pellegrini per abuso di ufficio e per pubblicazione di immagini di persona privata della libertà per aver scattato la foto del giovane californiano e averla poi diffusa. Sul fronte della procura militare e in relazione alla diffusione dello scatto a Pellegrini è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini per l’accusa di ‘divulgazione di notizie segrete o riservate’, il reato relativo all’art.127 del codice penale militare di pace.

Delitto Cerciello: processo il 26 febbraio

L’appuntamento è per il 26 febbraio. La giudice per le indagini preliminari Chiara Gallo ha disposto il giudizio immediato nei confronti di Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth, entrambi in stato di arresto, i due ragazzi americani accusati dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. La gip ha così accolto la richiesta della Procura di Roma, che aveva sollecitato il rito immediato per i due americani. Agli imputati vengono contestati i reati di tentata estorsione, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.

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