La vittoria della destra in Turingia fa infuriare la Merkel. E Kemmerlich si dimette

6 Feb 2020 14:07 - di Robert Perdicchi

La Cancelliera s’infuria. E ottiene la revoca (anzi, le dimissioni) del vincitore. Angela Merkel, spaventata dall’ascesa della destra questa mattina aveva definito l’elezione del liberale Thomas Kemmerlich in Turingia “imperdonabile”. La cancelliera – a Pretoria – aveva affermato che il risultato – la nomina di un presidente con l’appoggio esterno dell’ultradestra di Afd – deve essere “revocato”. «È stato un brutto giorno per la democrazia», aveva aggiunto. Nel pomeriggio, sottoposto a un pressing politico senza precedenti, Thomas Kemmerich, liberale tedesco eletto ieri premier della Turingia con l’appoggio del partito xenofobo
Afd, si è dimesso definendo la sua scelta “inevitabile”.

In effetti, la svolta della Turingia, per certi aspetti, è storica. Per la prima volta in Germania il capo di un governo regionale eraè stato eletto con i voti del partito  di estrema destra AfD. Il liberale Thomas Kemmerich si era candidato all’ultimo momento. Dopo che il premier uscente Bodo Ramelow, del partito della sinistra populista Die Linke, non era riuscito a ottenere la maggioranza necessaria nelle prime due votazioni. E al terzo scrutinio, Kemmerich ha ottenuto 45 voti. Uno più di Ramelow, sostenuto dal candidato dell’AfD.

Le reazioni del partito della Merkel

Già ieri, il leader socialdemocratico Norbert Walter-Borjans aveva chiesto ai cristiano-democratici e ai liberali dell’Fdp “di togliere di mezzo il problema”.  «È inaccettabile – aveva detto – che Cdu ed Fpd facciano da piedistallo al fascismo». Allarmati anche i giornali. «Per la prima volta nella storia del Paese dal dopoguerra il presidente di un Land tedesco viene eletto con i voti dell’ultradestra», ha scritto la Zeit. Oggi pomeriggio la svolta.

Commenti

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  • giovanni vuolo 6 Febbraio 2020

    Si chiama democrazia sig.ra Cancelliera, parola evidentemente difficile da comprendere e da accettare in Germania, storicamente parlando. E cosa dovremmo dire noi in Italia, governati da un governo formato da un partito che non ha mai vinto un’elezione, e da un’altro che ha tradito tutte le promesse elettorali, ed ormai è estinto nel Paese ?

  • marius 6 Febbraio 2020

    Se la democrazia si basa sulla libertà e pluralità delle idee e delle espressioni, nonchè sul calcolo aritmetico dei voti, ben venga la democrazia… se invece è democrazia solo se vince il pensiero dominante, senza nessun rispetto per i voti liberamente espressi, al diavolo la democrazia…