Il Pd fa scappare pure i suoi candidati: a Venezia la “prescelta” dà forfait all’ultimo minuto
La candidata a sindaco di Venezia, l’imprenditrice Gabriella Chiellino ha rinunciato all’ultimo minuto alla corsa per Cà Farsetti, che doveva vederla in campo contro il sindaco di centrodestra Luigi Brugnaro. Chiellino ha motivato la decisione con “motivi personali”, ma per molti dietro al forfait ci sarebbero le spaccature interne alla coalizione. A partire da quelle provocate da Matteo Renzi e Carlo Calenda, che hanno annunciato di voler correre da soli. Dunque, dopo l’accordo faticosamente trovato intorno al nome dell’imprenditrice, il centrosinistra torna in alto mare.
Anche a Venezia Renzi bombarda il centrosinistra
La candidatura di Chiellino, di estrazione cattolica, non aveva convinto tutte le anime del centrosinistra, e i distinguo erano molti. Il Pd le aveva offerto la candidatura, accettata da Più Europa e dalla lista di Ugo Bergamo, ma Azione di Carlo Calenda e il Gruppo 25 Aprile si erano tirati indietro, così come Italia Viva di Matteo Renzi, che d’altronde non aveva mai partecipato agli incontri per definire il candidato ufficiale del centrosinistra. E che ha annunciato di voler correre da solo anche alle regionali. Ieri, comunque, al termine di una trattativa estenuante, l’accordo intorno a Chiellino sembrava trovato, tanto che l’ufficializzazione del nome si attendeva per la serata. Senonché, la stessa candidata in pectore, a un certo punto ha deciso di non presentarsi al vertice che avrebbe dovuto chiudere i giochi. Infine, oggi, l’annuncio del ritiro della candidatura.
Il Pd ripiega su nomi d’apparato
Ieri lo stesso Massimo Cacciari aveva spiegato che “a Venezia ci vuole un nome forte di donna con una lista della sindaca formata da gente giovane e competente, non ferri vecchi del Pd”. In auge c’è il nome della consigliera comunale dem Monica Sambo. Ma circolano anche i nomi di altri volti d’apparato ben noti del Pd, dal sottosegretario all’economia Pierpaolo Baretta al senatore Andrea Ferrazzi, a meno che i dem non riescano a convincere il rettore di Cà Foscari, Michele Bugliesi, a tornare in campo. Le divisioni nel centrosinistra comunque rimangono, e così Giovanni Andrea Martini, presidente della municipalità di Murano-Burano e fondatore della lista ”Tutta la città Insieme!” chiede le primarie, ma i tempi stringono e la ricerca per l’anti Brugnaro si fa sempre più pressante.