Foibe, Veneto e Liguria in campo contro la “cattiva coscienza” della sinistra
Il Veneto e la Liguria in campo per ricordare le Foibe. L’Assessore regionale all’Istruzione del Veneto Elena Donazzan (FdI) è intervenuta stamane al Cinema Italia di Dolo, a margine della proiezione del film ‘‘Red Land – Rosso Istria” rivolta ai ragazzi dell’Istituto Alberghiero Musatti e del locale Istituto Comprensivo, per dare annuncio della distribuzione di materiale informativo nelle scuole del Veneto in occasione del Giorno del Ricordo dell’Esodo e delle Foibe, concertata da Regione del Veneto, Ufficio Scolastico Regionale del Veneto e Federesuli.
Il Veneto prima regione a far rispettare il Ricordo
«Siamo stati la prima Regione nel 2006 a sollecitare le scuole rispetto alla legge istitutiva del Giorno del Ricordo voluta da Roberto Menia, deputato triestino di Alleanza Nazionale, affinché questa storia non restasse confinata nel dolore dei testimoni diretti o nell’ambito ristretto di una Città, come Trieste, che ha vissuto da vicino l’orrore della pulizia etnica per mano dei comunisti di Tito», ricorda l’Assessore Donazzan.
«Concorsi, testimonianze degli esuli, diffusione di materiale didattico come ausilio a quelle pagine strappate di storia ed infine il film “Red Land – Rosso Istria” del regista Maximiliano Hernando Bruno, prodotto dalla Venice Film di Alessandro Centenaro e del quale il mio Assessorato ha rifinanziato una versione ridotta per favorire la conoscenza nelle scuole, nell’ambito di un’azione coordinata e formalizzata con un protocollo d’intesa sottoscritto da Regione del Veneto, MIUR attraverso l’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto e Federesuli – continua Donazzan – un atto ufficiale che tuttavia pare non essere ancora sufficiente a squarciare quel silenzio colpevole ed ideologico di troppi docenti e dirigenti che ancor oggi negano l’accesso di esuli, e quindi testimoni viventi di quella
storia, nelle proprie scuole».
Donazzan: «La cattiva coscienza ideologica è dilagante»
«Solo a titolo esemplificativo e ultimo in ordine temporale, l’episodio accaduto in una scuola del Bassanese dove un docente di storia, dopo aver partecipato ad un corso di aggiornamento promosso da Federesuli proprio all’interno di quel protocollo d’intesa siglato tra MIUR e Regione, ha proposto nella propria scuola la testimonianza di un’esule – spiega Donazzan – tutto ben definito e rispettoso dunque della legge dello Stato, del protocollo e della memoria nazionale, salvo essere impedito dalla dirigenza con un semplice ‘non siamo interessati’ rivolto alla signora Anna Maria Fagarazzi ai cui è stato inflitto ennesimo dolore e umiliazione». «La cattiva coscienza ideologica è devianza – continua l’esponente regionale di Fratelli d’Italia, che conclude – come dice Paolo Mieli nel documentario prodotto dalla Regione del Veneto nel 2008 e che molte scuole hanno censurato ‘se la storia viene messa in luce in una sola sua parte, e se ne lascia un’altra totalmente nell’oscurità, alla fine perde di credibilità la parte illuminata».
In Liguria Toti ricorda le Foibe
Anche la Regione Liguria, per voce del presidente Giovanni Toti, ha ricordato oggi le Foibe nel corso di una seduta monotematica del Consiglio regionale. «Una giornata importante. Per troppo tempo in questo paese quegli eventi, le tragiche giornate delle foibe, l’occupazione di Trieste, l’esodo dall’Istria e dalla Dalmazia sono stati dimenticati, e quei martiri considerati di seconda classe: un’ingiustizia di cui questo paese porterà addosso il peso per molto tempo, così come una certa ideologia. Conoscere la nostra storia, le nostre sofferenze ma anche gli episodi di resistenza, di resilienza, di capacità di adattamento è una parte della costruzione del futuro: dimenticarsi la storia non va mai bene per chi vuole guardare avanti».